Pressione fiscale in lieve calo nel 2016
Risalita la propensione agli investimenti

È in calo la pressione fiscale nel 2016 in Italia: lo afferma uno studio di Confartigianato presentato all'Assemblea nazionale dei giovani dell'associazione sulla funivia Skyway del Monte Bianco, a Courmayeur.

Se dal secondo semestre del 2012 alla metà del 2015 è stata tra il 43,6% e il 43,5%, nell'anno in corso è scesa al 42,8% (al 42,2% al netto del bonus di 80 euro). Nel 2017 è prevista al 42,7%, nel 2018 e nel 2019 al 42,9%. È atteso di conseguenza un calo dello spread fiscale (differenziale di pressione fiscale tra Italia e area euro), che oggi vale 28 miliardi di euro, pari a 461 euro per abitante: dal picco del 3% nel 2012 all'1,7% del 2016 e all'1,3% del prossimo anno.

La propensione agli investimenti delle imprese dal 2015 è leggermente risalita (+1,2% nel quarto trimestre), dopo quattro anni di segno negativo. Inoltre la quota di imprese italiane innovatrici fino a 50 addetti è del 53,4%, 8,2 punti sopra la media dell'Unione europea a 28.

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