Produzione industriale, timidi segnali di ripresa Va peggio, invece, nel settore dell’artigianato

Dopo quattro trimestri in costante discesa, la produzione industriale in Lombardia è tornata a crescere: il quarto trimestre 2003 ha registrato infatti una positiva inversione di tendenza, trascinata soprattutto dalle imprese maggiori. Restano, invece ancora negativi i risultati dell’artigianato. Questa, in sintesi, la situazione che emerge dall’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera e sull’artigianato di produzione, condotta da regione Lombardia, Unioncamere e Confindustria, con la collaborazione dell’Associazione dell’Artigianato.

I dati, presentati oggi, scaturiscono da circa 1800 interviste ad aziende industriali e da oltre 1400 ad imprese artigiane del comparto manifatturiero. La produzione industriale lombarda registra una crescita grezza del 5% sul trimestre precedente (+0,6% il dato destagionalizzato, senza cioè tenere conto che il periodo in esame corrispondeva con i mesi estivi) e una flessione su base annua dello 0,4% (-1,3% destagionalizzato). La svolta positiva è determinata dalle imprese maggiori (+0,8% su base annua), mentre le più piccole e l’artigianato (-3,9%) restano ancora su livelli deludenti. In questa fase di lenta uscita da una congiuntura stagnante le maggiori imprese reagiscono più velocemente alla domanda di mercato con recuperi produttivi che solo in un secondo momento vengono trasferiti anche sugli ordinativi alle imprese subfornitrici.

Bergamo, non è il motore di quest’inversione di tendenza, dato che si colloca tra le province di retroguardia. La produzione nel quarto trimestre ha registrato nella Bergamasca un calo dello 0,8%, mentre per quanto riguarda la variazione annua della produzione relativa all’intero 2003 Bergamo si colloca assolutamente in linea con il dato regionale (-0,6%).

Ancora peggiore la situazione dell’artigianato manifatturiero lombardo, con un calo tendenziale della produzione nel quarto trimestre al quale si allinea sostanzialmente anche il dato della provincia di Bergamo.

Torna al segno positivo il settore meccanico ma restano ancora in negativo siderurgia, legno-mobilio e carta-editoria. Anche gli ordinativi raccolti crescono discretamente, sia per l’interno sia per l’estero, e Bergamo si mostra invece su livelli superiori a quelli della media regionale.

Cala invece l’occupazione, complice però la stagionalità (dimissioni e chiusure di rapporti a fine anno e rinvio delle assunzioni al nuovo anno), mentre il fatturato regionale riflette l’andamento della produzione con variazioni molto simili. Il fatturato estero cresce, quello interno è ancora a livelli inferiori ad un anno fa, ma recupera di più negli ultimi tre mesi. Fra i settori solo pelli e calzature e Abbigliamento registrano variazioni congiunturali negative fra le imprese industriali; fra quelle artigiane anche il tessile denuncia un decremento.

(28/01/2004)

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