Rischio tasse Ue per la Tenaris

C’è il rischio «tasse europee» sui futuri conti, e sui dividendi assegnati alle azioni, del gruppo Tenaris. Ad ufficializzare il generico allarme «girato» nei giorni scorsi tra gli analisti di mercato, una nota che il gruppo Tenaris ha diramato nella notte tra lunedì e martedì. Tenaris rende nota la decisione della Commissione europea sul regime fiscale relativo alle holding lussemburghesi 1929, che rischia di cancellare, già a partire dal prossimo anno, i benefici fiscali di Tenaris determinati proprio dal suo status di holding lussemburghese.

La norma è stata interpretata dalla Comunità europea come rischio di una forma di «aiuto di Stato». Secondo gli analisti, la possibilità che il Granducato del Lussemburgo introduca sulle holding lussemburghesi una tassazione del 20% potrebbe incidere in negativo del 7-8% dell’utile assegnato ad ogni azione. Una percentuale che il titolo tenaris ha «lasciato» sul terreno nel corso della scorsa settimana borsistica proprio sulla scia dei rumors sulla «mina-tasse».

La speranza di Tenaris, come è specificato nella nota del gruppo, è quella poter usufruire dei benefici fiscali delle holding lussemburghesi fino ad inizio 2011, sulla base del periodo di transizione previsto dalla stessa Ue. Resta però da verificare se il periodo di transizione si debba considerare applicabile alle società quotate.

Ecco perché Tenaris ha chiesto alla Commissione europea e al Gran Ducato del Lussemburgo di chiarire la situazione preannunciando che «adotterà ogni più opportuna azione legale nella remota eventualità che le autorità competnenti non confermino l’interpretazione di Tenaris».

(16/08/2006)

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