Sorpresa alla Reggiani: invece del rinnovo dell’integrativo arriva la richiesta della Cigo

Si erano messi la tavolo delle trattative per discutere il rinnovo del contratto aziendale, si sono alzati con una richiesta dell’Azienda, di ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria a seguito di mancanza di ordini sia del mercato italiano che estero.

Succede alla Reggiani Macchine SpA, azienda bergamasca che opera nel settore del meccanotessile ha uno stabilimento a Grassobbio dove attualmente sono occupati 195 dipendenti.Nel corso di un’incontro - che si è tenuto venerdì 14 ottobre - sono state esaminate le ragioni che hanno determinato la società ad attuare il provvedimento di sospensione dell’attività produttiva, rappresentate da una rilevante contrazione del mercato di riferimento dei propri prodotti e della correlata riduzione del portafoglio ordini, con conseguente richiesta di Cassa Integrazione Guadagni a partire dal 19 ottobre 2005 fino al 31 dicembre 2005 per 11 settimane e per un numero massimo di 50 lavoratori (25 operai e 25 impiegati) che saranno sospesi a zero ore.

Da parte sua l’azienda - riferiscono fonti sindacali - ha dichiarato la presenza di un sottocarico del 30% già a partire dal mese di ottobre con un progressivo peggioramento del fenomeno in novembre e dicembre se nelle prossime settimane non si acquisissero ordini per impianti fatturabili entro il 31 dicembre di quest’anno.

Nel rispetto delle esigenze tecnico produttive - dicono ancora i sindacati riportando le intenzioni della Reggiani - durante questo periodo l’azienda effettuerà la rotazione settimanale/bisettimanale dei lavoratori posti in CIGO, anticiperà i trattamenti economici a carico dell’Inps e ricorrerà all’utilizzo del distacco di alcuni lavoratori presso la Tesmec, con l’obbiettivo di ridurre almeno parzialmente il ricorso alla CIGO e la rilevante perdita economica per i lavoratori; quest’ultima operazione consentirà inoltre di far fronte positivamente ad un picco di attività presente in Tesmec, società consociata e situata nella stessa area industriale di Grassobbio.

I sindacati di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, e le Rsu aziendali, si fanno interpreti della forte preoccupazione espressa dai lavoratori nell’assemblea che si è tenuta lunedì 17 ottobre, legata all’attuale situazione produttiva, ma più in generale alla poca chiarezza delle strategie aziendali e alle perplessità derivanti dalle molte contraddizioni con cui la Direzione Aziendale sta gestendo l’annunciato progetto industriale che aveva portato al trasferimento a Grassobbio, in una nuova struttura industriale, dello stabilimento della Reggiani Macchine e della Tesmec nell’agosto 2003.

(19/10/2005)

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