Tecnochem di Barzana in sciopero
Stipendi ritardati e un futuro incerto

Manca l’erogazione dello stipendio di agosto e di una parte della tredicesima del 2014, ma a preoccupare i lavoratori è anche la mancanza di prospettive certe, di un piano industriale che dica quale sarà il futuro dell’azienda.

Così martedì 6 ottobre a Barzana i dipendenti di Tecnochem Italiana spa incroceranno le braccia in uno sciopero di otto ore con presidio che si svolgerà davanti all’azienda (in via Sorte 2/4, dalle 8 alle 12).

«Oltre ai ritardi nell’erogazione degli stipendi ai 65 lavoratori in organico, abbiamo assistito a tagli unilaterali di parti di salario ad alcuni dipendenti» ha spiegato Ezio Acquaroli della Filctem-Cgil di Bergamo. «Un piano di erogazione degli arretrati era stato concordato, ma è stato rispettato solo a grandi linee. A preoccupare i lavoratori è anche l’incertezza occupazionale, visto che non c’è un piano industriale chiaro».

L’azienda, specializzata nello sviluppo di tecnologie e componenti per l’edilizia, registra difficoltà economiche già da qualche mese, peggiorate dal mancato pagamento di alcune commesse ottenute ma poi non ripagate da un consorzio all’interno dell’area di Expo.

«Tuttavia già prima di Expo la Tecnochem Italiana spa aveva vissuto difficoltà. Oggi sta usufruendo di un periodo di cassa integrazione ordinaria che durerà fino al 12 dicembre prossimo» continua Acquaroli. «Lo sciopero di martedì fa parte di un pacchetto di sedici ore di protesta proclamato il mese scorso: le prime otto si sono svolte il 17 settembre. Chiediamo ora con urgenza un incontro con l’azienda, visto che l’ultimo risale a fine agosto: abbiamo bisogno di sapere come la Tecnochem intenda uscire da questa situazione, quale strategia stia attuando per continuare la produzione e mantenere l’occupazione».

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