Tenaris Dalmine, torna l’utile
«Il peggio è ormai alle spalle»

Un ritorno all’utile che alimenta speranze, seppur all’interno di un quadro ancora difficile. Per Tenaris il risultato finale è passato da una perdita di 80,16 milioni a un utile di 59 milioni di dollari.

Per il resto la società ha chiuso con una posizione finanziaria netta positiva per 1,44 miliardi di dollari, in linea con il consenso degli analisti, con ricavi pari a 4,29 miliardi di dollari (-37,8%) e con 5 centesimi per azione da una perdita di 7 centesimi), mentre nel quarto trimestre i ricavi sono in calo del 24% a 1,04 miliardi di dollari, con anche il margine operativo lordo sceso del 19% a 172 milioni di dollari.

Numeri che tradiscono ancora difficoltà, specie su alcuni mercati come quello sudamericano e che l’amministratore delegato, nella consueta conference call con gli analisti, non ha negato, affermando però che il peggio è ormai alle spalle e ringraziando tutti i suoi dipendenti. «Tenaris - ha infatti detto Rocca - ha attraversato questa profonda crisi in modo molto soddisfacente e sono orgoglioso del modo con cui i nostri dipendenti hanno risposto ai cambiamenti di mercato e dell’azienda».

Rocca ha spiegato come «negli ultimi due anni, durante questa crisi senza precedenti nel settore, le vendite sono calate del 57%, ma nel 2016 abbiamo comunque raggiunto un utile netto di 59 milioni di dollari, mentre la performance di cassa e la gestione del capitale circolante sono state molto efficaci».

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