Tenaris, ricavi 2007 a 11 miliardi di dollari

La previsione del presidente Rocca in un incontro con gli analisti «Dopo le acquisizioni puntiamo a rafforzare la specializzazione»

«Stiamo navigando verso gli 11 miliardi di dollari (quasi 8 miliardi di euro ndr) di ricavi consolidati e un "ebitda ratio" (indice di redditività determinato dal margine operativo lordo ndr) nell’ordine di oltre il 30%. Speriamo che, se si riprende la domanda, ci possa essere un miglioramento di questo indice». È quanto ha affermato Paolo Rocca, presidente e amministratore delegato del gruppo Tenaris (a cui in Italia fa capo la Tenaris Dalmine), riferendosi agli obiettivi del gruppo per il 2007 nel corso di un incontro con gli analistifinanziari a Milano.
Il gruppo - è stato ricordato - nello scorso esercizio, ha realizzato 7,7 miliardi di dollari di ricavi netti e un ebitda margin del 39%, sceso lievemente al 35% nel primo semestre 2007 (quando il fatturato conoslidato si era attstato a 5,03 miliardi di dollari) a seguito delle recenti acquisizioni: quella della texana Maverick (operazione dell’ottobre 2006) e del gruppo nordamericano Hydril (maggio scorso).

«Credo che in questi due anni abbiamo completato un obiettivo strategico: completare la presenza nel mercato numero uno» ha evidenziato Rocca riferendosi al mercato nordamericano e rispondendo a chi gli domandava se, con Maverick e Hydril, il ciclo di acquisizioni fosse concluso. Oggi come oggi il mercato del gruppo Tenaris vede il proprio business indirizzato per il 32% nell’area del nord America (Usa, Canada e Messico), il 23% nell’area del Medio Oriente ed Africa, il 20% in Sud America, il 17% in Europa e l’8% nel Far East e in Oceania.

Il prossimo passo per il gruppo che alle sue dipendenze ha oltre 23 mila impiegati, è quello di «lavorare sulla differenziazione perché l’industria cinese sta incrementando la sua produzione». «La nostra strategia punta su come e dove passa la differenziazione di un leader con una presenza globale come la nostra» ha commentato Rocca, spiegando che nel prossimo futuro per combatte la concorrenza della Cina, occorrerà concentrare la ricerca e lo sviluppo nei prodotti ad alta tecnologia per perforazioni in campi e piattaforme petrolifere: «Un settore - ha spiegato Rocca - in cui abbiamo fatto passi avanti e un’area interessante anche per i margini molto elevati».

(18/09/2007)

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