Toora, niente stipendi Si ferma l’intera produzione

Ieri doveva essere saldata la retribuzione di ottobre Ansia sul futuro della società dopo mesi di difficoltà

A distanza di un mese dall’ultimo sciopero indetto a causa dei ritardi nel pagamento dello stipendio, ieri, i 310 dipendenti del gruppo Toora (produttrice di cerchi in lega e di prodotti per automobili) di Carobbio degli Angeli, San Paolo d’Argon e Costa di Mezzate sono tornati ad incrociare le braccia. E lo faranno fino a che l’azienda non provvederà a regolarizzare gli stipendi di ottobre.

La retribuzione relativa al mese scorso, infatti, avrebbe dovuto essere consegnata loro sabato 10 novembre, ma a causa di «una situazione finanziaria problematica» il gruppo, nei giorni scorsi, aveva solamente consegnato un acconto (variabile in base alla fascia economica di appartenenza di ogni singolo lavoratore) il cui saldo avrebbe dovuto esser distribuito nella giornata di ieri.

Ma così non è stato. In mattinata Toora ha fatto sapere ai dipendenti attraverso un comunicato affisso in bacheca che per motivi di ordine organizzativo non dipendenti da lei non era possibile consegnare gli assegni circolari per il saldo delle retribuzioni. Garantendo nello stesso tempo che gli stipendi sarebbero stati distribuiti nella giornata successiva (oggi per chi legge) a partire dalle 9 nelle sedi di Carobbio, San Paolo d’Argon e Costa di Mezzate.
Nonostante i tentativi di rassicurazione messi in campo dall’azienda, ieri, però, ai lavoratori l’ennesimo ritardo (che va ad aggiungersi ai numerosi problemi vissuti negli ultimi mesi) è stato visto come la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Da qui la decisione di avviare un’assemblea permanente e, di conseguenza, il blocco completo delle attività negli stabilimenti bergamaschi.

(16/11/2007)

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