Tredicesime, in arrivo 30 miliardi
«Un terzo se ne andrà in tasse»

Con le tredicesime sono in arrivo 30 miliardi di euro, dieci dei quali – ha calcolato la Cgia di Mestre – andranno all’erario. Tra il primo dicembre e, poi, nelle settimane successive 33 milioni di pensionati e di lavoratori dipendenti riceveranno l’ormai famoso «granellino».

La regione che presenta il maggior numero di percettori è la Lombardia, con quasi 6 milioni di persone.

«Per i lavoratori dipendenti – segnala il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo – l’importo reale della tredicesima 2015 sarà leggermente superiore a quello percepito l’anno scorso. Nello specifico, si tratta di 14 euro in più per un operaio specializzato, di 16 euro in più per un impiegato mentre per un capo ufficio l’incremento sarà di 25 euro. Per un pensionato con un assegno mensile netto di poco meno di 1.000 euro al mese, invece, l’aumento rispetto al 2014 sarà di soli 3 euro».

«Alla luce del fatto che i rinnovi contrattuali di quest’anno hanno assicurato aumenti retributivi medi dell’1,14% e superiori alla crescita dell’inflazione, che nel 2015 è stata pari a zero – prosegue Zabeo –, le tredicesime di quest’anno saranno un po' più pesanti di quelle ricevute nel 2014». Questi risultati altro non sono che una stima elaborata dall’Ufficio studi della Cgia, che ha fatto i conti in tasca a tre importanti categorie di lavoratori dipendenti presenti nel Paese: quella degli operai, quella degli impiegati e quella dei quadri o capo ufficio. Tutti occupati nel settore privato. In più ha analizzato anche la situazione di un pensionato con un assegno mensile netto di poco inferiore ai 1.000 euro (importo medio erogato mensilmente dall’Inps).

«Il nostro ipotetico operaio specializzato – spiega ancora Zabeo – ha una retribuzione lorda annua di poco superiore ai 22.700 euro. Quest’anno porterà a casa una tredicesima pari a 1.328 euro netti: 14 euro in più rispetto alla tredicesima percepita nel 2014. Per un impiegato con una retribuzione lorda annua che sfiora i 27.500 euro la tredicesima di quest’anno sarà di 1.483 euro netti: 16 euro in più rispetto al 2013. Per un capo ufficio con una retribuzione lorda annua di quasi 51.000 euro, la mensilità aggiuntiva che percepirà il mese prossimo sarà di 2.563 euro netti: 25 euro in più di quella percepita nel 2014. Infine, per un pensionato con un imponibile annuo Irpef di quasi 17.000 euro, pari a un importo mensile netto di circa 980 euro, che corrisponde alla pensione media nazionale erogata dall’Inps, la tredicesima ammonterà a 987 euro: 3 in più rispetto a quella incassata nel 2014».

«Speriamo – conclude Zabeo – che una buona parte di questi 30 miliardi di liquidità siano destinati agli acquisti natalizi. Un’opportunità che potrebbe ridar fiato ai magri bilanci di tanti negozianti e piccoli artigiani che anche nel 2015 hanno faticato a mantenere la saracinesca aperta».

L’Ufficio studi della Cgia tiene a precisare che le tredicesime dei lavoratori dipendenti non beneficeranno del bonus Renzi. I dipendenti che anche quest’anno hanno goduto del bonus non potranno beneficiare di questa agevolazione sulla mensilità aggiuntiva: la legge, infatti, non lo prevede. Resta la consolazione dei mini-aumenti.

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