Vinitaly, prezzi boom per il 50°
I biglietti arrivati a 80 euro

È l’edizione del cinquantenario, quindi molto attesa, quella del Vinitaly di quest’anno, ma i visitatori rischiano di avvicinarsi al grande evento veronese (in programma dal 10 al 13 aprile), scoprendo qualche (brutta) sorpresa.

A cominciare dai prezzi d’ingresso che in un solo anno sono lievitati dai 60 euro della scorsa edizione agli 80 euro di quest’anno (con l’abbonamento alle quattro giornate che costa invece 120 euro). Gli organizzatori giustificano questa scelta con il fatto che la cifra importante dovrebbe finalmente tenere a bada quegli avventori «non desiderati» che spesso si accodano alle categorie professionali per la quale, è nata, ormai nel lontano 1967, la manifestazione.

Ma concepire una manifestazione quasi come qualcosa di inarrivabile o elitaria almeno nel prezzo, limitandone l’affluenza (che però non fa i conti con gli ingressi omaggio comunque a disposizione degli oltre 4 mila espositori), non è forse in linea con lo spirito anche didattico, di conoscenza e non solo commerciale con cui è nata la kermesse.

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