
Fissato il disciplinare di produzione grazie a un concorso organizzato dalla Camera di Commercio, prodotto per ora in 44 panifici di città e provincia (ancora pochi secondo l'Aspan), ora incomincia la campagna di comunicazione della novità rappresentata dalla Garibalda.
«Uscite dai vostri forni – ha esortato il presidente Roberto Capello - e cercate la vostra clientela offrendo servizi anche a domicilio, in occasione ad esempio di compleanni o battesimi. Il panificatore può essere consigliere e fornitore per un consumo consapevole».
Il giornalista enogastronomico Paolo Massobrio, presidente del Club Papillon e testimonial della “Garibalda”, ha ricordato le qualità di questo nuovo pane preparato con quattro tipi di farina, un mix ideale che permette al prodotto di durare a lungo senza perdere freschezza. Ha auspicato che la Garibalda diventi un simbolo di Bergamo e sia adottato anche dalla ristorazione.
L'occasione del raduno nazionale degli alpini a Bergamo dovrebbe rappresentare l'occasione per un lancio in grande stile, allestendo le vetrine con la nuova tipologia di pane. Alla festa del panificatore hanno portato il loro saluto il presidente della Camera di Commercio, Paolo Malvestiti, il direttore Ascom Luigi Trigona e il presidente Fogalco Riccardo Martinelli, che hanno invitato le istituzioni e le banche ad essere di sostegno alle aziende medio-piccole in questi momenti ancora difficili per l'economia nazionale.
Andrea Locati della Camera di Commercio ha illustrato le modalità con cui si è arrivati alla scelta della “Garibalda”, un pane che – stando alle prime indicazioni – sta piacendo e il cui consumo è in aumento.
Roberto Vitali
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