La Pasqualina miglior bar d’Italia
«Il segreto? Tradizione e semplicità»

Negli spazi della Triennale di Milano, La Pasqualina di Riccardo Schiavi, candidata per la terza volta al premio «Tre chicchi e tre tazzine», è stata eletta miglior bar d’Italia 2016 dal Gambero Rosso, in collaborazione con Illy e Sanbitter.

Eletta all’unanimità da una giuria d’eccellenza vince - tra i 42 bar finalisti - grazie alla continua ricerca e cura delle materie prime per un’alimentazione sana. «La tradizione e la semplicità dei valori su cui abbiamo fondato La Pasqualina, ci hanno permesso di raggiungere questo bellissimo traguardo». Questo il commento di Riccardo Schiavi.

La Pasqualina di Riccardo Schiavi era per il terzo anno consecutivo nel lotto dei candidati e stavolta ha conquistato la prestigiosa vittoria: ripensando il suo gelato in chiave gastronomica, ha deciso di presentarne uno alla castagna di Calizzano in salsa di caco e zenzero, uno di nocciola delle Langhe con biscotti al cacao e salsa gianduia, uno zabaione al Passito di Pantelleria «Bukkuram» con croccante di cantucci, un gelato alla zucca e amaretti e un sorbetto all’uva americana.

Con 103 anni di storia e di gusto, selezionando da sempre i migliori prodotti, la Pasqualina è uno dei locali italiani più apprezzati e il faro gourmet della provincia di Bergamo, in termini di eclettismo e qualità. Sempre con un obiettivo, molto caro a Riccardo Schiavi: tornare all’origine della materia e all’origine della trasformazione. A partire dal gelato, passando per la viennoiserie, le torte da forno, l’accoglienza e finendo con i lievitati, ultima grande scommessa per l’inverno 2015/2016.

Riccardo ha deciso di girare l’Italia per conoscere uno ad uno i produttori che partecipano alla creazione dei suoi prodotti e ha deciso di comunicarli nella sua maniera schietta e diretta, senza segreti nei suoi locali di Almenno San Bartolomeo, Bergamo, Milano e Porto Cervo. Dal produttore di ciliegie di Bolgare a quello di nocciole di Cravanzana per arrivare alle castagne di Calizzano essicate nei tecci.

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