L’Azienda Bertoli Angelo
Una storia di qualità

Incominciò nel 1970 suo padre (classe 1932 ma ancora attivo tra le vigne e in cantina) a produrre vino sulle prime balze collinari sopra Tagliuno di Castelli Calepio.

Dal 1990 l’azienda è presa in mano dal figlio Angelo, cui si è aggiunta poi la moglie Elena. La proprietà vitata è di soli cinque ettari ma valorizzati al massimo. Un totale di 18 mila bottiglie l’anno che non escono dalla Lombardia ma sono apprezzate in ristoranti, agriturismo, enoteche, nonché da tanti privati che arrivano direttamente in cantina per gli acquisti. L’azienda agricola Bertoli Angelo di Castelli Calepio è puramente vinicola, nel senso che la famiglia Bertoli vive del reddito che danno i cinque ettari di vigna tutti accorpati in buona posizione attorno alla casa colonica.

Se ci sono riusciti sino ad ora (l’imbottigliamento ha avuto inizio nel 2005) vuol dire che il vino viene tutto venduto a un prezzo che alla fine è giustamente remunerativo per chi lavora con tanta passione e impegno. Infatti, i vini firmati da Bertoli, anche se non possono definirsi biologici, segnano un indice di solforosa che è sotto i 70 milligrammi per litro, grazie allo scarso impiego di fitofarmaci in vigna. La produzione maggiore – può meravigliare ma è così – è data dallo spumante metodo classico: 5.500 bottiglie tra Brut (Chardonnay in purezza) e Rosé (90% Merlot e 10% Chardonnay). Seguono le 3.500 bottiglie del Montecroce Valcalepio Rosso Doc, anche nella versione Riserva (stanno per finire la vendita dell’annata 2009 e si passerà alla 2011). Completano la gamma lo Chardonnay, il Merlot, il Cabernet e poco Franconia, tutti in purezza.

Né sono mancati negli ultimi alcuni buoni riconoscimenti alle fatiche di Angelo Bertoli. Allori e diplomi sono piovuti dai concorsi dell’Enoteca di Pramaggiore (per il Montecroce 2011 e il Rosé Carillon 2010) e dal concorso internazionale di Ancona sui vini da pesce (sempre per il Rosé Carillon). «Il microclima dei miei vigneti – conclude Angelo - è ventilato, fresco ed asciutto, l’ideale per ottenere uve particolarmente indicate per essere vinificate. Per i vitigni principali, allo scopo di aumentare la qualità delle uve raccolte, eseguiamo manualmente diradamento, defoliazione e cimatura. Da questi vitigni la produzione ottenuta è di 70 q.li/h. o anche meno, ma la qualità delle uve e il loro profumo sono decisamente superiori. Queste caratteristiche si ritrovano intatte nei nostri vini e sono il principale segreto del nostro successo e dei numerosi riconoscimenti e premi vinti».

Azienda agricola Bertoli Angelo, via Valverde 15, 24060 Castelli Calepio (Bg). www.agricolabertoli.it

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