Fine del viaggio
Sogni infiniti

Sabato 12 ottobre, alle ore 12, siamo entrati in piazza Pontida a Bergamo. C'erano ad aspettarci i nostri parenti e amici più cari. La fine di un sogno, di un progetto, di un viaggio. Il giro del mondo. Noi non lo abbiamo fatto in 80 giorni come Fogg e Passepartout.

Sabato 12 ottobre, alle ore 12, siamo entrati in piazza Pontida a Bergamo. C'erano ad aspettarci i nostri parenti e amici più cari. La fine di un sogno, di un progetto, di un viaggio. Il giro del mondo. Noi non lo abbiamo fatto in 80 giorni come Fogg e Passepartout nel romanzo di Jules Verne, ce lo siamo goduto, vissuto, assaporato, fino in fondo.

Per gli appassionati di statistiche, abbiamo guidato 88.000 Km, attraversato 21 nazioni, scalato 76.000 di dislivello, raggiunto 24 vette di cui 1 sopra i 6.000 metri, 5 sopra i 5.000 metri, e 4 sopra i 4.000 metri. È difficile trovare le parole per descrivere quello che abbiamo provato e visto.

Tutti ci chiedono, insistono, noi ci sforziamo per farle uscire, ma stentiamo. Le sensazioni sono talmente profonde e soggettive che a qualcuno potrebbero sembrare oscure o banali. Noi consigliamo a tutti di sognare, di partire, di esplorare gli angoli più remoti del nostro pianeta, in modo da assaporare le proprie personali emozioni.

Lungo il percorso abbiamo incontrato persone con il nostro stesso desiderio di conoscere, ma bloccate dal tarlo della programmazione. Non pianificate. Seguite il vostro istinto, il desiderio di stare nella natura, e partite. Se non avete la possibilità di farlo fisicamente, partite ugualmente. Come dice il mio caro amico Klaus, il vero viaggiatore è colui il quale esplora con i sogni, a occhi aperti. Buon viaggio!

Marco Ponti

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