Da Curno allo Utah per fare simulazioni di vita su Marte

Dal 10 al 23 aprile la missione Smops (Space Medicine Operations), promossa e organizzata da Mars Planet, la sezione italiana di Mars Society con sede a Curno.

Dall’hinterland bergamasco al deserto dello Utah. Lì sorge la stazione di ricerca Mdrs (Mars Desert Research Station), dove dal 10 al 23 aprile 2022 avrà luogo la missione di simulazione marziana Smops (Space Medicine Operations), promossa e organizzata da Mars Planet, la sezione italiana di Mars Society con sede a Curno (via Dalmine). Un equipaggio di sei astronauti analoghi, composto da quattro italiani, una canadese e un francese, condurrà una serie di attività ed esperimenti, simulando vita e lavoro in un ambiente remoto. In condizioni assimilabili a quelle che si ritrovano sul Pianeta Rosso. Nel corso delle due settimane di isolamento, riprodurranno gli scenari operativi in preparazione delle future missioni umane su Marte.

L’equipaggio è formato da due ingegneri aerospaziali, Paolo Guardabasso e Simone Partenostro, il ceo di D-Orbit Luca Rossettini, l’architetto spaziale Vittorio Netti, il medico Nadia Maarouf e il ricercatore spaziale Benjamin Pothier. Verranno svolti test di medicina e fisiologia umana: tra i parametri misurati, anche il livello di stress degli astronauti nel corso della missione, per meglio comprenderne le modalità con cui si sviluppa. Smops sarà poi l’occasione per sperimentare la tuta spaziale Bg-Suit, progettata da Mars Planet in partnership con aziende italiane leader nel settore tessile. Una soluzione studiata per consentire agli astronauti di muoversi agevolmente, in sicurezza e autonomia, all’esterno della stazione base. Con l’ausilio dei sistemi avanzati di controllo, monitoraggio e comunicazione. La tuta spaziale di simulazione analoga sarà dotata di diversi sensori in grado di riportare in tempo reale le condizioni di salute dell’equipaggio. E misurare i valori dell’ambiente circostante. Tutte le attività pianificate nel corso della missione (patrocinata dall’Agenzia spaziale italiana) rientrano in un più ampio programma di ricerca e sperimentazione. L’obiettivo è la creazione di un hub dedicato allo sviluppo di tecnologie spaziali, chiamato Mars City.

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