Tre paesi e un grande cuore: «In aiuto al popolo ucraino»

L’iniziativa Da Pedrengo, Bagnatica e Brusaporto quintali di pasta e riso. Gli alimenti distribuiti a Caritas locali e parrocchie, da Seriate a Villongo.

Pedrengo, Bagnatica, Brusaporto: tre località, tre comuni, tre paesi, ma un cuore solo, un cuore grande che guarda al prossimo bisognoso. E in questo particolare momento guarda soprattutto all’Ucraina e ai profughi ucraini, a mamme e bambini fuggiti dalle cannonate. Tre paesi, tre persone: Cristina Mora, titolare della «Ferramenta Mora» di Pedrengo; Giovanni Sambinelli, titolare della neonata agenzia «Rico» di pratiche automobilistiche a Bagnatica; Mauro Caglioni, dell’agenzia «MC» servizi di stampa di Brusaporto.

Ed è proprio Caglioni che dà il via a un movimento di volontariato per aiuti al popolo ucraino al quale hanno ben presto aderito Sambinelli e Mora. «Preziosissima la partecipazione della dottoressa Mora – interviene Sambinelli – per aver messo a disposizione un capannone per lo stoccaggio dei bancali di pasta e riso di cui ci siamo riforniti». Sambinelli non è nuovo ad azioni di volontariato essendo stato stretto collaboratore delle opere di padre Fulgenzio Cortesi, missionario in Tanzania (ora deceduto). Anche Caglioni ha un dna di disponibilità verso il prossimo essendo consigliere dell’associazione nazionale «Amici di Pensare cristiano» e sostenitore dell’associazione «Orizzonte Malawi» per aiuti a padre Mario Pacifici, missionario in Malawi.

«La voglia di aiutare chi ne ha bisogno non ha né confini né razze. Speriamo di poter continuare in questa azione di prossimità con il prossimo bisognoso, magari ampliando la gamma dei generi alimentari e di altri prodotti di utilità, in aggiunta a pasta e riso»

Dal canto suo Cristina Mora, consigliere del gruppo imprenditrici donne di Ascom, informa: «Nel giro di pochi giorni abbiamo distribuito alla Caritas Seriate e alle parrocchie di Pedrengo e Bagnatica alcuni bancali di pasta acquistata presso un Cash and carry di Bergamo, e bancali di riso proveniente direttamente dalla risaia “Roncaia” di Mantova. Donati gli stessi prodotti, pasta e riso, anche a una famiglia ucraina residente ad Albano Sant’Alessandro, che a sua volta ha provveduto a farli arrivare ai confini del’Ucraina».

Altri otto quintali di pasta, suddivisa in tre bancali, è stata destinata, grazie ai contatti di Caglioni, alle famiglie di ucraini della parrocchia di Villongo San Filastro e alla società ciclistica «Sgs Villongo», che ha accolto e fatto divertire in bicicletta (sport da essi praticato) 134 ragazzini fuggiti dall’Ucraina e ospiti presso il centro «Clarabella» in Franciacorta.

«La voglia di aiutare chi ne ha bisogno non ha né confini né razze. Speriamo di poter continuare in questa azione di prossimità con il prossimo bisognoso, magari ampliando la gamma dei generi alimentari e di altri prodotti di utilità, in aggiunta a pasta e riso», dichiarano all’unisono Mora, Sambinelli e Caglioni.

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