Homepage / Bergamo Città
Sabato 15 Giugno 2013
Bergamo e il cane tradito
Resta un sospiro, anzi un guaito
di Giorgio Gandola
Resta un sospiro, anzi un guaito. La notizia del labrador dimenticato nell'auto a Bergamo in un meriggio bollente, dei soccorritori impegnati a raffreddare le lamiere con l'acqua mentre Zara piano piano si spegneva, ci ha lasciato un velo di tristezza.
Resta un sospiro, anzi un guaito. La notizia del labrador dimenticato nell'auto a Bergamo in un meriggio bollente, dei soccorritori impegnati a raffreddare le lamiere con l'acqua mentre lui (anzi lei, si chiamava Zara) piano piano si spegneva, del veterinario che lo ha curato per una notte con la speranza di salvarla dal colpo di caldo e infine della morte, ci ha lasciato un velo di tristezza.
Per il destino dello stupendo animale e per il rimorso che certamente oggi attanaglia il suo padrone, la famiglia, tutti coloro che hanno avuto la fortuna di accarezzare il pelo color nocciola di quel cane.
La settimana scorsa è morto un bimbo dimenticato in macchina e non vorremmo neppure accennare a un'ipotesi di paragone. Ma la sbadatezza e la superficialità di coloro che oggi si disperano è la stessa.
Oltre che con una denuncia, il padrone di Zara pagherà quella dimenticanza con un lungo e opprimente rimorso. Lo immaginiamo trafitto dagli sguardi di rimprovero dei parenti, eventualmente dei figli (difficile spiegare ai figli). Quel signore sarà in imbarazzo a lungo davanti al ricordo del compagno a quattro zampe.
Abbiamo un caro amico con un labrador che lo segue ovunque e non esita a salire sul predellino della Vespa per accompagnarlo in paese. Il cane plasma il proprio carattere su quello del padrone e spesso, vedendoli insieme, ti accorgi che si somigliano. Uniti nella postura, persino nelle abitudini. «Dimenticato nell'auto a 42 gradi». Alla fine, a tradire è sempre l'uomo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA