Homepage / Bergamo Città
Mercoledì 23 Ottobre 2013
«Lettere dalla fine del mondo»
Padre Locati e gli sfollati del Congo
Padre Pino Locati di Arcene, missionario dei padri Bianchi di Treviglio ora nel Congo, racconta al settimanale online della diocesi, www.santalessandro.org il suo incontro con gli sfollati per la rubrica «Lettere dalla fine del mondo».
L'intervento integrale sul sito www.santalessandro.org
«Vengo da Arcene - scrive Padre Locati - e dal 2007 sono al mio terzo soggiorno nella R.D. del Congo. Dal primo arrivo a oggi, sono 20 anni di presenza per annunciare il Vangelo in Congo e lasciarmi evangelizzare dai poveri di questa nazione. Dal dicembre del 2012, il vescovo di Goma mi ha dato l'incarico «formale» di presenziare nei campi degli sfollati».
«Sfollati»: ecco una parola nuova nel nostro linguaggio - continua Padre Locati -. Sono chiamati rifugiati i cittadini che devono emigrare in paesi stranieri per motivi di sicurezza; sono detti sfollati coloro che devono fuggire dai propri villaggi ma senza uscire dai confini nazionali. Mi trovo a Goma, città epicentro di appetiti finanziari mondiali mai sazi perché la regione che circonda la città rigurgita di minerali tra i più preziosi e indispensabili per far andare avanti l'economia tecnologica: l'oro, la cassiterite, la colombo-tantalite o coltan, il cobalto, lo stagno che servono per confezionare computer, smartphone, orologi, gioielli; sono impiegati nell'industria bellica, nell'aeronautica, nelle cure ospedaliere. Tutto l'est del Congo è un vero «scandalo geologico»: è sicuramente il paese potenzialmente più ricco del continente africano ma con una popolazione tra le più povere del mondo. Perché? La storia è lunga… la racconterò più tardi».
L'intervento integrale sul sito www.santalessandro.org
© RIPRODUZIONE RISERVATA