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Lunedì 04 Novembre 2024
Tumori, un doppio colpo manda al tappeto le cellule difettose
 Come un   gancio  e un   montante  , sono due i   colpi fatali  che possono   mandare KO le cellule dopo una divisione difettosa  , conducendole alla morte in modo che la scorretta ripartizione dei cromosomi   non provochi un tumore  . Lo hanno scoperto i ricercatori dell’Università di Trento e del Centro di ricerca per la medicina molecolare dell'Accademia delle scienze austriaca, nello studio   pubblicato  sulla rivista Science Advances che potrebbe   migliorare  la   personalizzazione  e l'   efficacia  delle   terapie contro i tumori del sangue  . 
 
 Il gruppo di ricerca, guidato da Andreas Villunger del CeMM di Vienna e da Luca Fava dell'Università di Trento, ha scoperto che la presenza nella cellula di un   numero eccessivo di centrosomi  (le 'carrucole' proteiche che servono a tirare e separare i cromosomi destinati alle due cellule figlie) viene letto come un   segnale  distintivo di una   divisione cellulare  (mitosi)   difettosa  . 
 
   Questo campanello d'allarme    attiva un complesso proteico  , chiamato PIDDosoma,   che a sua volta attiva l'enzima caspasi-2  , innescando due   meccanismi  in grado di portare alla   morte della cellula  . Nel primo, la proteina BID   induce la cellule al suicidio  distruggendone le centraline energetiche, i mitocondri. Nel secondo meccanismo, invece, entra in gioco il celebre   soppressore tumorale p53  , che avvia ulteriori vie di segnalazione provocando la morte cellulare.   Questo 'doppio colpo'  garantisce che le   cellule con più centrosomi vengano eliminate  , anche in condizioni in cui una delle due proteine, BID o p53, sia assente o inibita. 
 
 La scoperta potrebbe avere   importanti ricadute nella lotta ai tumori  , in particolare quelli   del sangue  , perché potenziando l'effetto distruttivo del PIDDosoma si potrebbe   migliorare l'efficacia delle terapie  usate per sabotare la divisione cellulare delle cellule malate. Inoltre,  spiega Villunger, "l'analisi dell'attività di BID e caspasi-2 nelle cellule tumorali potrebbe potenzialmente permettere di individuare i pazienti che hanno maggiore probabilità di rispondere a farmaci che interferiscono con la divisione cellulare".
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