«Ricordiamoli insieme, l’uno per l’altra»
Terno d’Isola, piange mamma e figlio

I funerali di Felicita Carminati e del figlio Thomas Arrigoni nella chiesa parrocchiale di Terno d’Isola.

«Una morte tragica, assurda, dove nessuno ha colpe. Perché Felicita e Thomas non erano abbandonati a loro stessi. È bastato un attimo, una coincidenza fatale». È il sentire comune di chi ha voluto fare visita alla camera ardente di Felicita Carminati, 71 anni, e del figlio Thomas Arrigoni, 44 anni, trovati morti martedì mattina dai vigili del fuoco e dai carabinieri nella loro villetta di Terno d’Isola, dopo l’allarme lanciato dal fisioterapista che li seguiva. I funerali giovedì mattina alle 10: la chiesa già alle 9.30 era gremita di persone in attesa dei due feretri mentre l’organo inizia a riempire la navata della chiesa di San Vittore di una musica lenta e dolce. Le due bare hanno raggiunto la chiesa parrocchiale con una processione silenziosa e addolorata. Sul feretro di Thomas rose bianche e blu, con la sciarpa della Juventus; su quello della mamma Felicita rose rosse e lo stendardo del Perdono d’Assisi.

«Non lasciamo che il ricordo di Thomas e Felicita si fermi al giorno della loro morte, ma ricordiamoli per come sono vissuti: la loro vita ha dato tanto a tutti. A loro stessi, l’uno per l’altra e a chi li ha accompagnati in questi anni - ha detto il parroco don Alessandro Baitelli durante l’Omelia -. Non c’è vita che non valga la pena essere vissuta».

Thomas, dall’età di tre anni, soffriva di distrofia muscolare di Duchenne, una gravissima patologia degenerativa che lo aveva immobilizzato. Mamma Felicita lo curava da sempre, in particolare da quando era rimasta vedova. La tragedia probabilmente è avvenuta tra sabato e domenica scorsi. Lei è stata colta da malore, forse un ictus, mentre sollevava il figlio. Lui è rimasto senza respiratore e, dopo poche ore, è morto. Anche mercoledì, nella villetta al civico 26 di via Casolini, è stato un via vai di conoscenti e amici. Ma anche di chi, pur non conoscendo personalmente Felicita e Thomas, ha voluto porgere le proprie condoglianze ai famigliari colpiti da questa tragedia.

C’è chi Thomas lo ha conosciuto perché frequentava il «Centro luna» di Terno, il Servizio territoriale disabili. «Per tutto il gruppo Thomas è stato una persona importante – ricorda la volontaria Pina –. Nonostante la malattia sapeva dimostrare affetto, simpatia e giovialità. È una grave perdita per tutti».

Accanto alle due bare i fratelli e le sorelle di Felicita: Giuseppe, Teresina e Antonio. «Felicita era con Thomas sempre – hanno ricordato nella camera ardente – e ha dato tutta la sua vita per lui. Thomas non avrebbe mai accettato che altre persone potessero curarlo o accudirlo. Voleva solo sua mamma».

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