Il ponte di Calusco compie 130 anni
Come regalo c’è il restyling - Foto/video

Partivano 130 anni fa i lavori per il ponte San Michele, gioiello di fine Ottocento che collega Calusco e Paderno d’Adda, e dunque le sponde bergamasca e lecchese dell’Adda. E per il «compleanno» in progetto c’è il restyling: Rfi mette sul piatto 20 milioni (altri 1,6 li garantisce la Regione). La progettazione è in corso: si punta ad aumentare la velocità dei treni, e c’è l’ipotesi di introdurre il doppio senso di marcia per le auto.

Questo prezioso collegamento viabilistico e ferroviario tra la sponda bergamasca (a Calusco) e quella lecchese (Paderno) dell’Adda ha infatti bisogno di un restyling. Le indagini strutturali concluse poco più di un anno fa avevano evidenziato delle criticità legate alla corrosione e all’usura, oltre a ristagni d’acqua e chiodi tranciati.

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E in questi mesi Rfi (Rete ferroviaria italiana) si è messa in moto per intervenire, con uno stanziamento di 20 milioni di euro. «Dagli incontri avuti, l’intenzione di Rfi rimane di procedere speditamente - riferisce il parlamentare Pd Giovanni Sanga -. Sono confermati i finanziamenti (a cui si aggiungeranno 1,6 milioni da Regione Lombardia) e il cronoprogramma. Quest’ultimo, però, dovrà tenere conto anche delle necessarie verifiche sul progetto da portare avanti con le Soprintendenze di Bergamo e Lecco, visto il valore storico del bene».

L’idea è di avviare i lavori già il prossimo anno. Intanto è in corso, da parte della società delle Ferrovie, la progettazione dell’intervento. Oltre alle opere di rinforzo, pulizia, manutenzione di travi e bulloni, l’orientamento è anche di cogliere l’occasione per rendere più agevole la mobilità sul ponte. Le ipotesi andranno verificate sul piano tecnico e nel confronto tra enti, ma si valuta di aumentare la velocità dei treni dagli attuali 15 a 70 chilometri orari, e di introdurre per le auto il doppio senso di marcia (oggi si viaggia a senso unico alternato regolato da semafori). Su questo secondo aspetto ha lavorato anche la Provincia di Lecco: «Il progetto sviluppato sulla parte stradale prevede che la carreggiata possa diventare a doppio senso di marcia, mantenendo comunque un passaggio protetto per i pedoni - spiega da Via Tasso il delegato alla Viabilità Pasquale Gandolfi -. Non verrebbe in ogni caso consentito il transito dei mezzi pesanti».

Il ponte, opera dell’ingegnere svizzero Jules Röthlisberger, è lungo 266 metri e alto 85. Lo si attraversa su due livelli: sotto c’è la ferrovia, a binario unico. Sopra la strada, a senso unico alternato e affiancata da due marciapiedi. Che però, attualmente, sono chiusi da transenne che li rendono inaccessibili: una scelta assunta ormai un paio d’anni fa dalle Prefetture di Bergamo e Lecco, per la sicurezza e anche per porre un freno al triste fenomeno dei suicidi, che purtroppo si sono a più riprese verificati negli anni passati.

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