Clouseau a Bruxelles

«Si poteva evitare la strage, dovevano bloccarli prima? Se oggi entro nella vostra redazione per sottoscrivere un abbonamento imbottito di tritolo e mi faccio esplodere, mi spiegate come potete evitare l’attentato?» Così ci scrive Luca Ronchi.

E il senso di ineluttabilità traspare anche da alcuni commenti sul nostro sito. Non so se si potesse evitare la strage, ma si poteva evitare - da parte delle autorità di polizia e dell’intelligence belga -di tenere tanti altri comportamenti assurdi.

1) Si poteva evitare di gridare ai quattro venti che Salah «è contento che sia finita ed è intenzionato a collaborare» con l’unico risultato di accelerare l’attentato. Nel diario di uno dei kamikaze si legge infatti: «Mi devo sbrigare, non so che fare, non sono più sicuro, sono ricercato in tutto il mondo e rischio di finire in cella vicino a lui (Salah)». Provate a immaginare cosa sarebbe successo se Falcone avesse detto che Buscetta stava collaborando.

2) Si poteva evitare di rilasciare beatamente, nel giugno del 2015, uno dei terroristi arrestato dalla polizia turca e consegnato come foreign fighter alle autorità del Belgio. Lo ha spiegato ieri il premier Erdogan con una punta di veleno. «L’uomo era stato bloccato al confine con la Siria, ma nonostante il nostro avvertimento sulla sua pericolosità, i belgi lo hanno liberato ritenendo che non ci fossero legami con il Califfato».

3) Si poteva evitare, una volta a conoscenza che era in programma un attentato a Bruxelles (e sono tre mesi che si tengono perquisizioni e posti di blocco), di lasciare obiettivi strategici senza un surplus di sicurezza. Spiace dirlo, ma in questa vicenda l’ispettore Clouseau avrebbe fatto miglior figura.

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