Io non c’entro

Si è assolto da solo. Il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, ha detto che il suo ente di controllo non ha alcuna responsabilità riguardo alla vendita massiccia di bond tossici da parte delle quattro banche fallite (Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFerrara). Anche se quelle obbligazioni subordinate rivelatesi carta straccia hanno messo sul lastrico ventimila piccoli investitori.

E anche se il commissario europeo ai servizi finanziari, Jonathan Hill, le aveva bollate così: «Prodotti inadatti ai risparmiatori». Poiché prima di Vegas lo stesso salvifico intervento pro domo sua era stato attuato dal governatore di Bankitalia Ignazio Visco, ci chiediamo chi dovesse controllare ed inibire quei «prodotti inadatti».

Secondo Vegas chi comprò quelle obbligazioni doveva sapere che erano pericolose. «I prospetti sono stati redatti nel rispetto delle regole di trasparenza previste dalle norme sul prospetto informativo e hanno dato massima evidenza a tutti i fattori di rischio connessi alla complessità degli strumenti e alla situazione in cui versavano le banche». Poiché si parla di prospetti, eccone uno: «Le Obbligazioni Subordinate Lower Tier II sono “Passività Subordinate”, di conseguenza in caso di liquidazione o sottoposizione a procedure concorsuali dell’Emittente, tali Obbligazioni saranno rimborsate, per capitale ed interessi, solo dopo che saranno stati integralmente estinti tutti i debiti non subordinati dell’Emittente e, in ogni caso, dopo i prestiti subordinati di terzo livello».

Sottoposizione, concorsuali, una presa in giro per l’uomo della strada. Io non avrei capito che è veleno e non sarei stato l’unico. Vegas sì, beato lui

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