La classe dei bulli
E alla fine, accompagnato da lazzi e sghignazzi, è costretto ad andarsene con il capo chino. Probabilmente esasperato non tanto dalla maleducazione di quei ragazzi, ma dal non poter tirare loro qualche sacrosanto e propedeutico calcio nel sedere senza rischiare il carcere.
Il video è stato girato da un telefonino, la faccenda è avvenuta a Conegliano, in provincia di Treviso, e ci offre uno spaccato della sotterranea (qui neanche tanto) battaglia quotidiana che avviene in classe per provare ad acculturare i nostri giovanotti 2.0. C’è tutto Mastronardi, Meneghello, Truffaut, il miglior Sordi in questo frammento di pellicola digitale, senza la cruda poesia che letteratura e cinema sanno regalare nel raccontare la rabbia degli ultimi.
E ci sarebbe la sopraffazione degli impuniti, se non avessimo saputo che due di loro sono stati espulsi e mezza classe sospesa da un preside degno di questo nome, al quale molto probabilmente qualche genitore farà causa. Ecco, noi avremmo aggiunto pure una multa per mamma e papà.

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