La salute? Va e viene

Con una recente sentenza il Tar di Brescia ha respinto il ricorso presentato dalla società Giramatica contro l’ordinanza del sindaco di Treviglio Giuseppe Pezzoni che ha limitato l’orario di apertura delle sale slot imponendo la chiusura dalla mezzanotte alle dieci del mattino.

Il Tribunale amministrativo ha spiegato che «le Amministrazioni comunali possono regolare l’attività degli esercizi commerciali e dei pubblici esercizi graduando, in funzione della tutela dell’interesse pubblico prevalente, gli orari di apertura e chiusura al pubblico». Ciò in nome della «salute dei cittadini e più in generale del benessere individuale e collettivo della popolazione».

In modo un po’ diverso, e sicuramente più prudente, si era precedentemente pronunciato lo stesso Tar di Brescia nel caso del ricorso presentato da alcuni esercenti della movida in Borgo Santa Caterina contro le limitazioni d’orario decise in dicembre dal Comune di Bergamo, accogliendo il ricorso e sospendendo l’ordinanza comunale che, nelle intenzioni, andava nella direzione di tutelare il diritto al riposo dei residenti del borgo e di salvaguardare «la salute dei cittadini».

È pur vero che lo stesso Tar ha dato mandato al Consiglio comunale di Bergamo di trovare, nel giro di cento giorni, una soluzione al problema movida con un apposito regolamento. Tuttavia, l’impressione è che nel caso delle slot i giudici amministrativi si siano mossi con più determinazione imponendo precise limitazioni d’orario, mentre nel caso della movida abbiano preferito mollare la patata bollente nelle mani del Consiglio comunale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA