Lacune in economia

di Giorgio Gandola
No al Milan, no all’Atletico Madrid. Simone Scuffet, 17 anni, formidabile portiere dell’Udinese spuntato dal nulla come un fiore blu nel calcio italiano in depressione, dev’essere anche una bella persona.

No al Milan, no all’Atletico Madrid. Simone Scuffet, 17 anni, formidabile portiere dell’Udinese spuntato dal nulla come un fiore blu nel calcio italiano in depressione, dev’essere anche una bella persona. Ha le mani grandi e la testa a posto, lo dimostra la lucidità con la quale ha risposto: «Resto a Udine, devo finire la scuola». A gennaio la proposta del Milan era stata di un milione di euro per la comproprietà, qualche giorno fa quella dell’Atletico Madrid (vicecampione d’Europa e campione di Spagna) è stata molto più succulenta: 9 milioni di euro all’Udinese. Con ingaggio di 4,5 milioni per il ragazzo in cinque anni.

Dopo qualche notte presumibilmente tormentata come quella dell’Innominato, la famiglia di Simone ha sciolto il dubbio. È stata mamma Donatella a parlare: «Simone rimane a Udine, questo è l’anno della maturità, ha delle lacune in Economia e la scuola è importante. Meglio che concluda gli studi qui». Come a dire: se è bravo, può diventare un campione con il diploma. La decisione deve avere gettato nello sconforto il presidente dell’Udinese, Giampaolo Pozzo, che stava pregustando l’affare, ma la signora Scuffet è stata irremovibile e il figlio ha confermato la strategìa della famiglia. Il calcio dei milioni può attendere, meglio farsi le ossa nella vita con realismo e serietà. Così sarà più facile, un domani, parare le tentazioni e anche i rigori. Ma senza esagerare, perché certe lacune in Economia potrebbero rivelarsi degli autogol.

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