Le memorie di Adriano

S’è fermata un’altra volta. Stiamo parlando della terza linea della metropolitana di Roma, il manufatto più lento d’Europa, nove anni di lavori per non finirla e tre miliardi di spesa pronti a diventare di più. Il motivo della brusca frenata questa volta è una caserma militare.

I tecnici non se la sono trovata davanti, ma sotto. Sotto la fermata Amba Aradam in via di realizzazione è stato scoperto un intero quartiere con camerate per i soldati, camere per gli ufficiali, spazi comuni, uffici affrescati risalenti alla prima metà del secondo secolo, epoca dell’imperatore Adriano. Insomma, uno spettacolo di archeologia di quelli che sconsiglierebbero di continuare a scavare sotto Roma. Qualche buontempone ha avanzato il dubbio che siano gli alloggi degli operai impegnati in lavori così lunghi. Ma scherzi a parte, adesso il problema è enorme: senza quella fermata la linea è tronca.

Mentre infuria la polemica sulla qualità dei carotaggi - durante i quali nulla era stato rilevato in un’area di 1800 metri quadrati (la caserma romana ha quelle dimensioni) - la Soprintendenza pensa a come far proseguire la Talpa senza devastare tutto. La soluzione trovata è così smart da riportarci all’epoca dell’edificazione delle piramidi in Egitto: rimuovere tutti i reperti in grandi blocchi e poi, una volta passata la Talpa, rimettere tutto al suo posto e costruire la fermata come se fosse un’ala di uno straordinario museo. Facile, perfino elementare spiegarlo, molto meno concretizzarlo in tempi accettabili. Insomma un Amba Aradam, questa volta con accezione milanese.

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