Omero non vota

A parte la Venere di Milo; la leggenda del Minotauro; il cavallo di legno davanti a Troia; quel Paride speciale che è stato Orlando Bloom; la profetica frase «Timeo Danaos et dona ferentes» (Non mi fido dei greci neppure se recano doni); Omero in tutte le salse, soprattutto quello raccontato da Borges («Era un genio non perché era cieco, ma perché era pazzo»); il tedesco Schlienmann che trova il tesoro di Priamo; Priamo che chiede ad Achille di restituirgli le spoglie del figlio Ettore...

... Pericle e la democrazia compiuta; gli Euzoni col pon pon; le trattorie del Pireo con i tavoli in discesa; la villa a Corfù della principessa Sissi ossessionata dalla bellezza; la Vespa arrugginita noleggiata a Mikonos; la feta nella foglia di vite; il film Mediterraneo, stessa faccia stessa razza; il liceo classico; il canale di Corinto con un metro tra la fiancata della nave e la roccia; Filippide che torna da Maratona e stramazza nell’annunciare la vittoria; tutti gli sport nati nella valle di Olimpia; tutte le arti sintetizzate dalla Nike alata trasformata dagli americani in una scarpa sportiva; Lisistrata che organizza la prima contestazione femminile; Aristofane e l’invenzione della satira; Aristotele e l’invenzione della filosofia; Achille e la tartaruga; Panagoulis più come poeta e compagno di Oriana Fallaci che come rivoluzionario; le brume che all’alba nascondono l’isola di Salamina; il mito delle Termopili e la frase falsa di Leonida ai persiani («Le vostre frecce oscureranno il sole? Noi combatteremo all’ombra»); il discorso degli Ateniesi ai Melii scritto da Tucidide e che Tsipras non ha letto. A parte ciò la Grecia non ci ha mai condizionato.

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