Vespa «Sei Giorni»
Alle origini del mito

Nasce Vespa “Sei Giorni “ una versione speciale, prodotta in edizione numerata, erede dell’originale e omonima Vespa Sport «Sei Giorni». Un modello entrato nella leggenda, realizzato appositamente per la massacrante gara di regolarità «Sei Giorni Internazionale di Varese».

I primi anni ’50 vedevano gli scooter protagonisti di lunghe maratone sulle strade della penisola. Nel 1951, Bruno Romano vince la prima “1000 Km”, un durissimo audax di regolarità che ricalca la Mille Miglia automobilistica. Bruno Romano sarà, con Pierino Opessi, una delle nove medaglie d’oro vinte dai piloti Piaggio - in sella alle mitiche Vespa 6 Giorni - alla Sei Giorni Internazionale di Regolarità di Varese dello stesso anno. Fu una supremazia schiacciante, ottenuta su impervi percorsi off road con una prova di pura velocità sul circuito di Monza, che valse a Piaggio anche la Medaglia d’Oro dell’Industria come unica squadra italiana a vincere la prova.L’anno d’oro però fu il 1953, quando Orlando Garini, Mario Carini e Franco Opessi, si classificano ai primi tre posti al “Giro dei Tre Mari”, una massacrante gara a tappe tra il sud Italia e la Sicilia. In tre vincono una cifra colossale per l’epoca: ben 1.750.000 lire. Ma anche gli anni successivi portano allori e nuove imprese.

La nuova Vespa Sei Giorni adotta il tecnologico motore 300 Euro 4, un monocilindrico a 4 tempi, 4 valvole, raffreddato a liquido, a iniezione elettronica, capace di erogare una potenza di 15,6 kW (21,2 CV) a 7.750 giri e una coppia massima di 22 Nm a soli 5.000 giri. Sono elementi caratterizzanti il “faro basso”, ossia il posizionamento del gruppo ottico sul parafango anteriore così come il manubrio che sulla Vespa Sei Giorni originale, come nelle Vespa dell’epoca, si caratterizzava per la semplicità del tubo metallico a vista. Un ulteriore elemento distintivo del frontale di Vespa Sei Giorni è il cupolino brunito che fascia elegantemente la strumentazione.

L’estetica generale segue gli stilemi delle Vespa più sportive col portanumero nero ripreso direttamente dalla livrea delle Vespa della Squadra Corse degli anni ’50, ed è esaltata da particolari completamente neri - come i cerchi e il silenziatore di scarico - e da grintosi dettagli rossi. Sella dal look monoposto (ma in realtà omologata anche per il passeggero) in doppio rivestimento , impunture elettrosaldate sulla seduta e cuciture bianche in contrasto. Sul controscudo, infine, la targhetta “Special Edition” con il numero di serie ricorda l’unicità di questo modello speciale.Di serie è presente la porta USB, collocata all’interno del cassetto nel retroscudo, mentre gli indicatori di direzione anteriori contengono una serie di LED che fungono da luci di posizione diurne. Sul fronte della sicurezza, è presente di serie il sistema antibloccaggio in frenata ABS. Per la cronaca , la Vespa Sei Giorni del 1951 , è in assoluto uno dei più leggendari modelli nella storia di Vespa: oggi è ricercatissimo dai collezionisti, ed è una delle Vespa di più alto valore essendo stata prodotta in un numero limitato di esemplari, circa 300, ovviamente destinati alle gare di regolarità.

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