Il sindaco Prevedini a «L'Eco café»:
Caravaggio raddoppia l'area industriale

L'arrivo di Brebemi e Tav nel territorio della Bassa sta scombussolando la geografia dell'intera zona, ma sta anche creando un'aspettativa in particolare per l'economia, visto che le due grandi infrastrutture dovrebbero portare vantaggi alle aziende.

L'arrivo di Brebemi e Tav nel territorio della Bassa sta scombussolando la geografia dell'intera zona, ma sta anche creando un'aspettativa in particolare per l'economia, visto che le due grandi infrastrutture, favorendo i trasporti, dovrebbero portare dei vantaggi alle aziende dell'area.

Così i Comuni della pianura stanno cominciando ad adeguarsi e a ripensare gli spazi da destinare alle attività artigianali e industriali. È il caso, per esempio, di Caravaggio, la seconda città più grande del cosiddetto «trevigliese», che ha recentemente approvato il raddoppio della zona destinata alle attività artigianali, prevedendo un ampliamento di ulteriori 450 mila metri quadrati, che andranno a sommarsi ai già esistenti 330 mila dell'attuale area industriale di via Panizzardo, a sud-est dell'abitato.

Lo ha spiegato sabato sera 14 luglio il sindaco di Caravaggio, Giuseppe Prevedini, giunto in visita a «L'Eco café» allestito da venerdì a domenica davanti al castello visconteo di Pagazzano. Ai tavolini esterni dello stand del nostro giornale, pensato apposta per raccogliere direttamente sul territorio pareri, opinioni, problematiche della popolazione, a tenere banco era soprattutto il tema dell'arrivo delle grandi infrastrutture, già in costruzione a una manciata di chilometri dal bel maniero pagazzanese, pure in ristrutturazione e destinato a diventare l'archivio storico di tutta la Bassa.

Prevedini ha illustrato il progetto della nuova zona industriale di Caravaggio, destinata a incrementare di oltre il doppio rispetto gli attuali spazi destinati alle attività artigianali della città, ma con un occhio di riguardo – e non potrebbe essere altrimenti – al vicino santuario della Madonna del Fonte, distante poche centinaia di metri da via Panizzardo.

«Abbiamo previsto un parco verde di 80 mila metri quadrati - ha spiegato il primo cittadino allo stand de L'Eco - che andrà a rappresentare una sorta di fascia di rispetto per il santuario, in linea d'aria situato non lontano dalla zona industriale. L'attuale area, di 330 mila metri quadrati, dà impiego a qualcosa come 1.200 persone. Quanti saranno i lavoratori nella nuova non possiamo ancora stabilirlo, però di certo diverse centinaia».

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