Cavalieri Polenta
raduno a Bergamo

Continuando nella sua azione in favore del piatto tradizionale bergamasco, la Confraternita dei Cavalieri della Polenta, costituita a Bergamo nel 1976, sta lavorando per organizzare nella nostra città il raduno annuale delle Confraternite enogastronomiche, organizzato sotto il nome di “A tavola con amicizia”.

Continuando nella sua azione in favore del piatto tradizionale bergamasco, la Confraternita dei Cavalieri della Polenta, costituita a Bergamo nel 1976, sta lavorando per organizzare nella nostra città il raduno annuale delle Confraternite enogastronomiche, organizzato sotto il nome di “A tavola con amicizia”.

«Sarà anche quest’anno in una domenica di settembre, il 28 – afferma Mario Lameri, gran maestro del sodalizio orobico – e come sempre arriveranno a Bergamo esponenti di una ventina di associazioni come la nostra, dal Veneto, dal Piemonte e dall’Emilia, oltre a quelle bergamasche. Stiamo organizzando una visita culturale che probabilmente sarà a Villa Suardi di Trescore Balneario, dove è la cappella magnificamente affrescata da Lorenzo Lotto. Un capolavoro mondiale. Seguirà il pranzo in un locale della zona con il consueto scambio di regali: ognuno presenterà i prodotti tipici promossi dalla sua confraternita».

Nelle riunioni periodiche nei locali bergamaschi che privilegiano la polenta, i cavalieri hanno avuto nei giorni scorsi una ottima esperienza al ristorante “Giopì e Margì” di Bergamo. Gli chef Darwin Foglieni e Isabella Plebani, con gli aiuti Barbara Foglieni e Davide Tagliaferri, si sono sbizzarriti in un menù classico che valorizzasse la polenta ma al tempo stesso fosse innovativo.

Per antipasto è arrivato un tris di polentine: polenta bianca con agoni e pomodori seccati; polenta nera di Salera con baccalà mantecato e carciofi; polenta integrale rossa con moscardini affogati; sono seguiti gli Scarpinocc tipici di Parre arricchiti con pere e spinaci; quindi gnocchetti di zucca con Taleggio e polvere di amaretti; il maialino arrosto è stato servito con patate viola di Martinengo e salsa alle prugne, con accompagnamento di polenta rustica da bagnare con lo stesso ristretto dell’arrosto; infine la torta Donizetti, di per sé asciutta e poco saporita, è stata arricchita con ciliegie al Valcalepio e gelato al caramello salato. Complimenti vivissimi sono stati espressi allo chef Darwin e alla sua équipe. Molto rapido e preciso anche il servizio in tavola diretto da Alioscha Foglieni.

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