«Voglia d'aprile»
alla Fiera del libro

Un omaggio alla Resistenza, ai suoi valori intramontabili fondamento della nostra democrazia e un «alto là« al dilagare dell'oblio storico. «Voglia d'aprile» vuole essere tutto questo.

Un omaggio alla Resistenza, ai suoi valori intramontabili fondamento della nostra democrazia e un «alto là« al dilagare dell'oblio storico. «Voglia d'aprile» vuole essere tutto questo. È un'appassionata e appassionante raccolta di poesie di Oscar Locatelli, sindaco di Paladina, accompagnata da disegni di Sem Galimberti, guida alla Gamec di Bergamo.

Insieme hanno concepito un volume, edito da Sestante Edizioni, che indaga con la lente rivelatrice del verso libero e la forza dell'arte avvenimenti, luoghi e protagonisti paradigmatici della Resistenza partigiana in Bergamasca. L'opera, con la prefazione di Salvo Parigi, presidente dell'Anpi provinciale (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) e l'introduzione di Michele Fiore, sarà presentata sabato 21 aprile alle 18.30 al Quadriportico del Sentierone in occasione della 53esima Fiera dei Librai.

L'appuntamento, organizzato in collaborazione con la biblioteca «Di Vittorio» della Cgil, sarà introdotto da Eugenia Valtulina alla presenza degli autori insieme all'attrice Elide Fumagalli (leggerà i testi di Locatelli) e al violinista Paolo Brignoli. «Lo scopo del libro – spiega Locatelli, già autore di raccolte poetiche come “Ramerino Viola” e “Mari muri e moroni” – è quello di contribuire a finanziare la creazione del Museo della Resistenza negli spazi ristrutturati della Malga Lunga. Culturalmente la raccolta è lungi dall'essere una rievocazione retorica della Resistenza bensì l'esercizio di una memoria che racconta l'esperienza generatrice di quelle libertà sancite nella nostra Costituzione».

Sfogliando le pagine di «Voglia d'aprile» troviamo tratteggiata, accanto ad episodi drammatici come l'eccidio di Petosino e dei partigiani di Lovere, la figura del Brach (al secolo Giuseppe Brighenti), definito «un gigante / nella tristezza delle aliquote, nella solitudine dello spread e nel buco delle manovre». Si trova, poi, uno struggente ricordo di Angelo Gotti (detto Angelì) medaglia d'oro della Resistenza della Brigata Fiamme Verdi «Valbrembo» torturato e ucciso sul monte Ubione dopo essersi rifiutato di svelare i nomi dei compagni partigiani.

«Il libro di Locatelli e Galimberti – scrive Fiore – è all'insegna di un'etica della memoria e di una geografia della storia che legge nell'antifascismo delle nostre valli il riferimento costante di un discorso che voglia parlare di libertà, democrazia, pace e giustizia sociale».
Bruno Silini

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