Diagnosi
via Facebook

Riuscire a fare diagnosi postando i sintomi su Facebook è solo un esempio dei possibili benefici che i social media stanno portando alla medicina.

Riuscire a fare diagnosi postando i sintomi su Facebook è solo un esempio dei possibili benefici che i social media stanno portando alla medicina.

Lo afferma un editoriale pubblicato sul Journal of Public Health da Amelia Burke-Garcia del Center for Digital Strategy and Research di Rockville, nel Maryland, secondo cui la ’rivoluzione social’ in sanità deve essere sfruttata soprattutto dagli operatori professionali.

L’articolo parte proprio da una vicenda accaduta nel 2012 in Gran Bretagna, in cui una mamma è riuscita a scoprire che il figlio era affetto da una rara malattia postando su Facebook un video delle sue crisi epilettiche. Tra le altre potenzialità della rete la ricercatrice cita la divulgazione, ad esempio con la creazione di gruppi ben segmentati verso cui veicolare messaggi, sulle vaccinazioni piuttosto che sugli stili di vita.

Sempre più piede sta prendendo anche il «buzz monitoring», in cui si analizzano discussioni pubbliche su argomenti di salute, dal fumo all’obesità, per capire come far passare meglio i messaggi, mentre ci sono già diversi esempi di uso dei ’social’ per la risposta alle emergenze o per monitorare epidemie e focolai di malattie infettive. «I media digitali - afferma Burke-Garcia - stanno rivoluzionando il modo in cui le informazioni sulla salute vengono comunicate e raccolte».(ANSA).

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