Camminata con Medici senza frontiere
Domenica si va in Valcanale

Una camminata in montagna, in Valcanale , domenica 15 giugno, con pranzo in rifugio e nel pomeriggio la testimonianza di due operatrici umanitarie bergamasche di Medici senza Frontiere.

Una camminata in montagna, in Valcanale , domenica 15 giugno, con pranzo in rifugio e nel pomeriggio la testimonianza di due operatrici umanitarie bergamasche di Medici senza Frontiere.

Una giornata importante e che può far parecchio riflettere. Con la testimonianza sulle recenti esperienze in Repubblica Democratica del Congo e nella Repubblica Centrafricana di Msf.

Un’occasione per conoscere da vicino la più grande organizzazione medico-umanitaria al mondo attraverso le

testimonianze dirette di Silvia Mandelli e Roberta Questi, due operatrici umanitarie bergamasche.

Il ritrovo è previsto per le 9.45 presso il parcheggio del laghetto di Valcanale ad Ardesio: da qui si partirà per raggiungere il rifugio Alpe Corte seguendo il sentiero CAI 202, della durata di circa 50 minuti (percorso accessibile a tutti). All’arrivo ci sarà la possibilità di proseguire con una camminata in zona panoramica di circa 40 min. Alle 13.30 si pranzerà al rifugio.

Silvia, infermiera di 34 anni di Torre Boldone, racconta così la sua prima esperienza come operatrice

umanitaria a Masisi, nella Repubblica Democratica del Congo: “Medici Senza Frontiere è presente a

Masisi dal 2007 per migliorare l’accesso alla salute della popolazione locale e degli sfollati reso difficile

dall’insicurezza, dall’isolamento geografico, dalla situazione economica e dalla qualità delle cure. Masisi è una sfida quotidiana a causa dei conflitti che durano da anni. Per me, professionalmente e umanamente, ha rappresentato un’esperienza che l’accoglienza ed i sorrisi di un popolo hanno reso indimenticabile”.

Roberta, amministratrice e logista di 46 anni di Bergamo, è alla sua terza esperienza di campo nella

Repubblica Centrafricana: ”Per 9 mesi sono stata Amministratore e Logista dell’ospedale di Boguila, un

villaggio sperduto nella Repubblica Centroafricana. Ora quella missione di MSF é temporaneamente chiusa per gravi problemi di sicurezza. La guerra ha portato sangue e violenza anche dove le persone cercano cure e speranza. La stagione delle piogge inizia ora. Mi chiedo: chi si occuperá di quei bambini colpiti dalla malaria e indeboliti da una guerra senza senso e senza fine?”.

Msf è presente nella Repubblica Democratica del Congo dal 1981 con programmi regolari, interventi di

emergenza e campagne di vaccinazione in tutte le province del Paese. Attualmente circa 3.000 operatori

internazionali e nazionali lavorano in più di 20 progetti. Da gennaio a marzo 2014, MSF ha effettuato in

Repubblica Centrafricana più di 315.000 visite ambulatoriali, più di 11.000 pazienti ricoverati, più di

3.250 pazienti sono stati curati per ferite legate ad atti di violenza.


Costo partecipazione con pranzo in rifugio (piatto unico con acqua): 15 euro parte del ricavato va ad Msf.

Per partecipare alla giornata è necessario iscriversi entro il 12 giugno contattando: [email protected]

cell. 349 2998485 – 338 7913963

https://www.facebook.com/bergamo.msf


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