La speranza dell’Avvento
e le tradizioni europee

Nei Paesi Bassi l’avvento viaggia con un selfie. E poi i classici calendari con le finestrelle ai dolci al miele, dalle novene ai presepi artigianali, fino ai mercatini stile tirolese: ogni regione, diocesi e città italiana ha le sue piccole o grandi tradizioni per il periodo d’Avvento.

Alcune squisitamente religiose e spirituali, altre – non meno apprezzate – a carattere solidale, sociale, gastronomico. Allo stesso modo girando l’Europa si riscontra la medesima e fantasiosa varietà di proposte, moltiplicate dalle diversità storiche, culturali, geografiche. Inoltre le varie confessioni cristiane che abitano il Vecchio Continente hanno specifiche iniziative per preparare il Natale. In queste settimane, dal Portogallo ai Balcani, dalle isole britanniche ai Paesi baltici, è soprattutto un fiorire di iniziative verso bambini, giovani, anziani e stranieri, che si accompagnano ad azioni di carattere internazionale e a suggerimenti per la preghiera personale.

Giocattoli solidali, capre, sms… La Corale Discantus, la Caritas e la Delegazione per l’insegnamento della diocesi di Cartagena, in Spagna, promuovono, ad esempio, il progetto “Un giocattolo, una canzone”, campagna solidale che viene estesa alle scuole della regione di Murcia per raccogliere giocattoli che la Caritas distribuirà il 25 dicembre alle famiglie più povere. Negli istituti scolastici sono giunti degli scatoloni vuoti in cui i ragazzi potranno lasciare i loro giochi per i coetanei più bisognosi; gli scatoloni saranno ritirati il 19 dicembre.

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