Horrillo sul luogo della caduta
«Un miracolo se sono vivo»

Pedro Horrillo, il trentacinquenne corridore spagnolo che il 16 maggio 2009 aveva rischiato la vita cadendo in un burrone durante la discesa della Culmine di San Pietro, è ritornato venerdì 4 dicembre sul luogo dell'incidente. Horrillo, arrestatosi su un terrazzino di roccia dopo un pauroso volo di circa 70 metri ed operato per la frattura del femore sinistro e della rotula ai Riuniti di Bergamo, dove rimase per qualche giorni in coma farmacologico, è salito in macchina alla Culmine di San Pietro con Giovanni Bettineschi della Promoeventi Sport.

Lo spagnolo avrebbe voluto fare una sgambata in bicicletta, ma le condizioni delle strade innevate (c'erano 20 centimentri di coltre bianca) hanno sconsigliato la gita sulle due ruote. Horrillo, che è stato ricevuto dal sindaco di Taleggio Alberto Mazzoleni, è rimasto sbalordito e meravigliato vedendo il punto in cui era caduto e ha esclamato: «È un vero miracolo se sono ancora vivo».

Horrillo venerdì serata ha partecipato, come invitato d'onore, alla tradizione Festa del ciclismo organizzata al Centro Congressi Giovanni XXIII da Renato Fossani che nell'occasione ha presentato anche il suo libro «Passerella Rosa» dedicato a tutti i risultati ciclistici del 2009.

© RIPRODUZIONE RISERVATA