Scatta l'Olimpiade di Vancouver
Domenica tocca a Della Monica

Aprono i salti mortali di Deborah Scanzio, chiude la ciaspolata dimostrativa di Davide Milesi, in mezzo i tripli loop Nicole Della Monica e Yannick Kocon e gli sprint dei Pasini brothers. Prima di gare e cerimonia di apertura, venerdì 12 febbraio, lo sport bergamasco, una vittoria l'ha già ottenuta: paradossi della meteorologia (da noi nevica, in Canada no) all'Olimpiade invernale di Vancouver, non andrà in… bianco.

Sei atleti convocati (considerando originari e adottivi della nostra terra) migliorano infatti il bilancio-presenze di quattro anni fa, a Torino, quando al via della kermesse a cinque cerchi città e provincia calarono un poker di partecipazioni.

Stavolta, la prima a scendere in pista sarà Deborah Scanzio, in gara nella notte tra sabato e domenica (ora italiana): per la 23enne d'origine elvetica trapiantata a Casazza, la specialità sono le gobbe. Dopo l'infortunio ai legamenti del 2008 il suo rendimento è stato altalenante, ma della spedizione orobica è l'unica a vantare nel curriculum un bronzo mondiale individuale (Madonna di Campiglio 2007). Come a dire, la classe non è acqua, e una volta prese a tutta velocità le qualificazioni (domenica mattina all'1,30, ora italiana), in finale (ore 4,30 italiane) può succedere di tutto.

Poi toccherà a Nicole Della Monica e Yannick Kocon: per la coppia di pattinaggio artistico su ghiaccio dell'Olympic Dream Ice School Zanica, i giorni da segnare in rosso sul calendario sono domenica e lunedì. Obbligatori in apertura, libero subito il giorno dopo, con il sogno di regalare ai supporters-nottambuli che ne seguiranno i volteggi (please, tirare avanti le lancette dell'orologio di nove ore e far scorta di caffè) una decima piazza dalla portata storica per due esordienti.

Due giorni dopo, mercoledì 17 (e dalle parti di Gromo Valgoglio fannno tutti gli scongiuri del caso…) sarà invece la volta dei fratelli Fabio e Renato Pasini. Per i due fondisti seriani (Fabio è alla prima Olimpiade, Renato alla seconda) impegni individuali nella gara sprint a tecnica classica, con l'obiettivo di superare le forche caudine delle qualificazioni e poi cercare di andare il più avanti possibili. E per cercare di guadagnarsi una chiamata per quella staffetta a tecnica libera (lunedì 22, due posti da contendere a Zorzi e Frasinelli) decisamente più a portata di medaglia.

Una soddisfazione che vale una medaglia per Davide Milesi: già quattordici anni fa, a Atlanta, l'indomito atleta di Piazza Brembana fece parte della squadra azzurra di maratona. Stavolta ci va nella disciplina delle ciaspole: dimostrativa, vero, ma arrivarci a 45 anni regala più soddisfazioni di un oro.

Senza dimenticare Elena Fanchini, bresciana nata a Lovere, in gara nella velocità dello sci alpino. In attesa del via, insomma, Bergamo ha già di che sorridere.
 Luca Persico

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