Carrozzieri costretto a fermarsi un’altra volta

Moris Carrozzieri si dovrà fermare di nuovo. Domenica 9 marzo aveva chiuso la partita di Torino zoppicando vistosamente, e lunedì il centrale nerazzurro si è sottoposto a un’ecografia. L’esito è stato sconfortante: «Distrazione al gemello esterno sinistro». Tre settimane di stop. Significa che Del Neri dovrà fare a meno di Carrozzieri sicuramente per le partite contro Empoli, Cagliari e Catania, che tra l’altro si giocheranno in una sola settimana, e poi contro il Milan il 30 marzo. L’ipotesi è dunque quella di rivedere Carrozzieri in campo il 6 aprile contro l’Inter. Ma al momento è solo un’ipotesi: qualcosa di più si saprà forse solo oggi, quando il difensore sarà visitato a Zingonia dallo staff medico dell’Atalanta.
In passato il difensore era già stato costretto a fermarsi per un problema al polpaccio sinistro. Ma a febbraio la diagnosi parlò di «distrazione al muscolo soleo del polpaccio sinistro». Stavolta invece è il gemello. Si tratta di muscoli diversi e anche relativamente distanti tra loro: il soleo si trova alla base del polpaccio, il gemello è invece più in alto, «dietro» il ginocchio.
Moris Carrozzieri non si è fatto male durante la partita di Torino. Il dolore al polpaccio era tornato a farsi sentire già durante la fase di riscaldamento sul prato dell’Olimpico. Sabato mattina, invece, a Zingonia durante la rifinitura proprio Carrozzieri era sembrato perfettamente recuperato e decisamente voglioso di rientrare.
Comunque, a Torino Carrozzieri aveva segnalato un lieve dolore al polpaccio, ma davanti alle domande di Del Neri (che nel frattempo aveva fatto riscaldare Talamonti fin dal fischio d’inizio) aveva detto chiaramente di poter affrontare la partita. Anche perché la situazione della difesa era chiaramente d’emergenza, e Carrozzieri non è uno che si tira indietro facilmente. Tanto che ha giocato tutta la partita, e s’è anche preso il premio destinato al migliore in campo. Il problema è che ha chiuso zoppicando, non a caso: l’ecografia di ieri ha svelato il perché.

(11/03/2008)

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