Sport
Martedì 02 Marzo 2010
Olimpiade: Milesi 4° sulle ciaspole
Sfortunato nella gara dimostrativa
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Quarto posto finale per l'inossidabile atleta bergamasco (45 anni) autore di una prova sfortunata ma orgogliosa: in testa a metà gara, una deviazione di percorso, l'ha costretto a gareggiare per i rimanenti 5 chilometri fuoripista. Dai binari della resistenza, la sfida con la concorrenza si è trasferita a quelli dell'equilibrismo puro, facendo pagare a carissimo prezzo al brembano di Roncobello un recente infortunio alla spalla destra.
Mentre la concorrenza assaggiava la neve fresca e si rialzava con prontezza, per Milesi l'operazione si faceva di volta in volta sempre più dispendiosa in termini sia di tempo che energie fisiche. Risultato: piazzamento ai piedi del podio (crono 51'22”) dopo che a sopravanzarlo sono stati il neozelandese Jonhatan Wyatt (50'29”), lo svizzero Tarcis Ancay (50'01”) e il modenese Antonio Santi (49'56”).
Per inciso, Santi è uno che in Coppa Italia Milesi s'era messo alle spalle spesso e volentieri, ma considerate le vicissitudini si può sorridere comunque: «Grazie a tutti quelli che mi sono stati vicino in questa avventura - ha fatto sapere con spirito olimpico via web -, senza il vostro pensiero, viste le condizioni al limite in cui s'è gareggiato, non ce l'avrei fatta nemmeno a portare a termine la mia fatica».
Che qualcosa fosse destinato a non filare via liscio come la sciolina, lo si era intuito già i giorni precedenti: viaggio in aereo durato tre ore più del previsto (tre scali e 29 ore in tutto!), mancata ricognizione della vigilia sul percorso di gara (spostato dagli organizzatori dalla sede originaria) e scenario da «Alive» (sì, come il film: «I sopravvissuti») prima del via: nebbia, neve, bufera e partenza rimandata di un'ora, dove a Milesi (beffa delle beffe, considerato il curriculum che l'ha sempre visto bersagliato dalla sfortuna negli appuntamenti internazionali.. ) è toccato partire con il numero 17 di pettorale.
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