Padoin: «Ritiro deciso dal club
ma ora è giusto tentarle tutte»

L'Atalanta è da martedì in ritiro a Zingonia per tentare di raddrizzare la baracca. Le prossime due partite casalinghe consecutive, domenica 21 contro il Livorno e mercoledì 24 contro il Cagliari, sono assolutamente da non fallire nella difficile corsa salvezza.

L'Atalanta è da martedì in ritiro a Zingonia per tentare di raddrizzare la baracca. Le prossime due partite casalinghe consecutive, domenica 21 contro il Livorno e mercoledì 24 contro il Cagliari, sono assolutamente da non fallire nella difficile corsa salvezza. Ci sono da recuperare 2 punti al Livorno e 4 alla Lazio. Lunedì ha parlato soltanto Padoin.

Simone Padoin, partiamo dal momento decisivo: il gol del Parma. Prima cosa è successo?
«Lunardini mi ha trattenuto, poi il Parma è ripartito e ci ha fatto gol. Tutto è nato da lì, anche l'espulsione di Doni. È stato pesante poi ritrovarsi in dieci e sotto di un gol. Peccato perché il Parma non ha fatto molto per meritarsi la vittoria, ma quest'anno è una costante».

Potrebbero basterebbero anche meno di 40 punti.
«Per me con 35-36 punti ci si salva quest'anno. Dietro stiamo rallentando parecchio il passo e la quota s'è abbassata. Questo può essere un punto a nostro favore».

Allora tutti in ritiro.
«È una scelta della società che ha pensato di provarle tutte. Il ritiro non ci trasformerà in fenomeni, ma è giusto provare anche questa soluzione».

Livorno per lei vuol dire anche la partita di due anni fa. Segna il 3-2 e a fine partita comincia la caccia all'uomo contro di lei...
«Mi è dispiaciuto perché non mi ero nemmeno goduto quel gol. Ma le ruggini sono passate, già all'andata c'era stato il chiarimento con Filippini. Acqua passata, più che altro mi brucia ancora la sconfitta dell'andata. È ora di rifarci».

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