Giro d'Italia: Farrar, bis a Bitonto
Mercoledì si arriva a L'Aquila

Ancora Tyler Farrar. L'americano della Garmin che aveva vinto a Utrecht alla seconda tappa del Giro dopo essere caduto centra il bis a Bitonto e dimostra che la sindrome da secondo posto lo ha definitivamente abbandonato.

Per il successo odierno, giornata rinfrancata da un bel sole dopo fango, nebbia e pozzanghere, deve dire grazie più volte al compagno di squadra Julian Dean, che nelle strette e tortuose curve finali di Bitonto lo ha sapientemente guidato portandolo fin quasi sul traguardo e chiudendo egli stesso al terzo posto.

In mezzo a loro il giovanissimo corridore della Liquigas Fabio Sabatini, che si sta mettendo in bell'evidenza. Il bis di vittorie al Giro, dopo una tappa ai Tre Giorni di La Panne ed il Grand Prix de l'Escaut nella prima parte della stagione, fa pensare a un corridore ormai maturato, che ha dunque messo alle spalle i due secondi posti dell'anno scorso sia al Giro, sia al Tour (battuto da Cavendish), prima di raccogliere una vittoria alla Vuelta. E soprattutto dovrebbero aver consegnato al ciclismo un nuovo giovanissimo sprinter (26 anni da compiere) che potrebbe far parlare di sé ancora a lungo.

La tappa è stata caratterizzata dalla solita fuga partita dopo appena 8 km di gara: escono dal gruppo Dupont (Ag2r) e Wegelius (Omega Pharma) e qualche chilometro più tardi vengono raggiunti dall'italiano Dario Cataldo della Quick Step. Il massimo vantaggio è di 2'30" con il gruppo che non permette loro di distanziarsi più di tanto.

La classifica generale rimane invariata con Vinokourov che rimane in rosa in attesa delle montagne, per cui questa giornata è stata archiviata come di passaggio, nel corso della quale nessuna squadra ha speso più di tanto. Mercoledì si correrà la tappa più lunga di tutto il Giro. Il gruppo è chiamato a uno dei percorsi più impegnativi con i suoi 262 chilometri complessivi tra Lucera (Fg) e L'Aquila, la città devastata dal terremoto a cui la corsa rosa renderà il giusto omaggio.

È una frazione fatta di saliscendi, con rifornomento allo svincolo di Bojano (Km. 88,7) ed un Gpm di prima categoria praticamente a metà corsa, a Rionero Sannitico (Km. 136,2), una rampa di 10 chilometri con pendenze medie al 6,3. Da lì all'epilogo, però, ci sanno altre due salite su cui poter fare la differenza, i Gpm di seconda categoria di Roccaraso (Km. 156,6) e Capo di Valle (Km. 217), tra i quali la carovana effettuerà l'altro rifornimento a Sulmona e affronterà il traguardo volante di Popoli.

Una fuga potrebbe andare in porto anche nel finale, con un ultimo chilometro in salita con pendenze fino all'11% dove, nel 2005, si impose l'abruzzese Danilo Di Luca. Insomma, sarà un'altra giornata di battaglia al Giro, che il maltempo che sta imperversando potrebbe rendere da tregenda.

Ordine d'arrivo
1. Tyler FARRAR (Usa, Garmin) in 5h49'14" alla media di 39,515 Km/h
2. Fabio Sabatini (Ita, Liquigas) s.t.
3. Julian Dean (Nzl, Garmin) s.t.
4. Robert Mc Ewen (Aus) s.t.
5. Robert Forster (Ger) s.t.
6. Sebastien Hinault (Fra) s.t.
7. Andre Greipel (Ger) s.t.
8. Danilo Hondo (Ger) s.t.
9. Leonardo Duque (Col) s.t.
10. Mathew Hayman (Aus) s.t.

Classifica generale
1. Alexandre VINOKOUROV (Kaz, Astana) in 38h59'00"
2. Cadel Evans (Aus, Bmc) a 01'12"
3. Vincenzo Nibali (Ita, Liquigas) a 01'33"
4. Ivan Basso (Ita) a 01'51"
5. Marco Pinotti (Ita) a 02'17"
6. Richie Porte (Aus) a 02'26"
7. Vladimir Karpets (Rus) a 02'34"
8. Stefano Garzelli (Ita) a 02'47"
9. Damiano Cunego (Ita) a 03'08"
10. Michele Scarponi (Ita) a 03'09"

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