Gloria, veterinaria di professione
arbitro di calcio per passione

Questa è la storia di Gloria Noris, la veterinaria col fischietto. Residente a Rigosa, in Val Brembana, venticinque anni ancora da compiere, una laurea in medicina veterinaria appena messa in tasca e un presente a curare piccoli animali e cavalli, il tutto in parallelo all'arbitraggio: un'idea nata come un semplice hobby e trasformatasi, nel tempo, in qualcosa di ben più serio.

Quattro anni fa, era stata giusto la voglia di sport ad avvicinare Gloria al mestiere della giacchetta nera, un progetto comune al suo fidanzato Matteo: oggi, dopo una rapida scalata delle gerarchie, è la prima donna bergamasca ad avere raggiunto la Promozione. Niente male per chi aveva iniziato senza alcuna prospettiva di carriera: «Sono sempre stata appassionata di calcio - racconta Gloria - a livello professionistico e amatoriale e, al secondo anno di università, ho provato questa esperienza: pensavo di fermarmi al settore giovanile e invece sono arrivata al regionale».

In mezzo, un buco di un anno causa la partecipazione al «progetto Erasmus» trascorso in Spagna, con la ripresa dell'attività lo scorso settembre, momento della passaggio in Promozione. «È diventata una cosa sempre più impegnativa, arbitrare con la terna è più stimolante e le trasferte ti rubano tutta la giornata, ma io metto sempre l'impegno massimo in tutto quello che faccio. Il futuro? Mi piacerebbe proseguire la scalata, vedremo se sarà possibile».

I vincoli di età, in effetti, sono abbastanza severi da rendere difficile un ulteriore salto, ma non è detto che la Noris non possa regalarsi un futuro da guardalinee. 

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