Bergamondo, finale ad Alzano
Domenica sfida Brasile-Senegal

Tutti allo stadio. Per la prima volta. Una novità assoluta per il Torneo Bergamondo. La finalissima della quarta edizione del Torneo Bergamondo-Trofeo L'Eco di Bergamo, il mondiale dedicato ai «nuovi bergamaschi», gli immigrati residenti nella nostra provincia, sarà disputata allo stadio «Carillo Pesenti Pigna» ad Alzano Lombardo.

A contendersi l'ambito torneo, promosso dal nostro giornale, organizzato dalla sapiente mano del Csi in collaborazione con il Credito Bergamasco, saranno Brasile e Senegal. Una finale già vista, quando, nel 2008, ad Azzano San Paolo vinse il Brasile. Il Senegal, invece, è diventata una costante di tutte le finali del Bergamondo. Sin dalla prima edizione è giunto all'ultima giornata: il primo anno vinse con la Bolivia, il secondo fu sconfitto dal Brasile, l'anno scorso si è aggiudicato il trofeo per la seconda volta, battendo la Costa d'Avorio.

L'appuntamento è per le 15 con la finalina per il terzo e quarto posto tra Costa d'Avorio e Colombia e alle 17 per il fischio d'inizio della finalissima Brasile-Senegal. Nelle precedenti edizioni del Torneo Bergamondo la finale è sempre stata una grande festa: circa 2.000 le persone sugli spalti l'anno scorso, tanto che si è dovuto aprire il bordo campo per farci stare tutti. Per domenica sono previsti altrettanti tifosi, in particolare la grande comunità senegalese e quella ivoriana. Ma a fare il tifo ci saranno sicuramente anche tanti colombiani. Si spera, invece, di vedere anche i brasiliani. La comunità brasiliana a Bergamo, infatti, è costituita da poche persone.

Ettore Ongis, direttore de L'Eco di Bergamo, rilancia: «Bergamondo è stata una scommessa vinta fin dalla prima edizione. Una festa per tutti, nel segno dello sport e dell'amicizia, che anno dopo anno è cresciuta nella partecipazione e nell'interesse. È sorprendente vedere i volti, i colori e la dignità di tante persone venute dai Paesi più lontani, ora perfettamente integrate nella nostra terra generosa e ospitale. Al di là di tutti i luoghi comuni che vogliono i bergamaschi chiusi e poco accoglienti, Bergamondo è la dimostrazione che qui da noi l'integrazione e la convivenza sono migliori che in molte altre zone del Paese».

«Giocando a pallone ci siamo conosciuti e divertiti insieme. Ora per Bergamondo si prepara il salto di qualità definitivo, quello in cui bergamaschi vecchi e nuovi si mischieranno sugli spalti e si confronteranno sui campo di gioco. Stiamo già lavorando a un nuovo progetto. Un grazie di cuore ai Comuni di Alzano, Azzano, Stezzano, Bergamo per il campo alla Celadina e agli oratori di Curnasco e San Francesco a Bergamo che ci hanno aperto la porta».

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