Il commento: con questa vittoria
cancellati perplessità e scetticismo

Squadra criticata? A riportare le cose sul binario dell'ottimismo è stata la convicente e concreta prestazione degli atalantini contro il malcapitato undici del Padova giunto a bergamo con l'obiettivo di centrare il primo successo in trasferta del campionato.

Colantuono plebiscitariamente criticato, squadra priva di gioco, fragilità psicologica degli atalantini, perplessità sulla tenuta fisica, sotto accusa più di un acquisto estivo. È quanto ha tenuto rumorosamente banco tra i tifosi dopo gli sconcertanti ko subiti dall'Atalanta in rapida successione a Piacenza e in Coppa Italia contro il Livorno. Ma il gioco del calcio, che di scientifico ha pressochè niente, ha ribaltato, in soli 95' l'unanime scetticismo e pessimismo.

A riportare le cose sul binario dell'ottimismo è stata la convicente e concreta prestazione degli atalantini contro il malcapitato undici del Padova giunto, addirittura, allo stadio Azzurri d'Italia con il megafonato obiettivo di centrare il primo successo in trasferta del campionato. E il poker di reti rifilato agli avversari ha, così, sfafato la nomea di un'Atalanta che regge, in particolare, sotto il profilo quantitativo nel corso di un unico tempo. Sempre il confronto con il Padova ci ha, poi, restituito un team (anche se rimaneggiato per le note assenze) di sostanziale spessore per quanto concerne le qualità individuali.

Non a caso nelle pagelle stilate da gran parte dei media svettano Barreto e Doni (8 a ciascuno) seguiti a poca distanza da Tiribocchi (di nuovo in gol) e per sufficienza piena anche per gli altri. Fugato poi ogni dubbio sull'ipotetica sfiducia del gruppo, e non solo, nei confronti del mister messa in giro da qualcuno che ritiene di conoscere ogni cosa e anche di più su ciò che accade all'Atalanta. Evidentemente al forte e chiaro intervento di Antonio Percassi, nel dopo partita di Piacenza, per ribadire l'incondizionata fiducia all'allenatore non si era dato peso.

Certo, la pur giustificata (meglio se controllata) euforia del momento, deve lasciare immediatamente il posto all'impegno di dare palpabile continuità a prestazioni e risultati altrimenti correremo il rischio di doverci riabituare ai tormentoni che hanno accompagnato il match con il Padova. A cominciare, naturalmente, dall'anticipo di venerdì 5 novembre, con il calendario che spedirà l'Atalanta in quel di Trieste, contro una formazione di fascia piuttosto bassa.

Infine una cosiddetta nota di cronaca: la classifica torna, in un certo qual modo, a sorridere. Anche il percorso che conduce alla promozione automatica non è soltanto lunga….

Arturo Zambaldo

© RIPRODUZIONE RISERVATA