Due siti di volley lanciano Lo Bianco
come portabandiera a Londra 2012

Eleonora Lo Bianco portabandiera dell'Italia all'Olimpiade 2012? L'idea, suggestiva, viene da tre colleghi che gestiscono due vivaci siti internet interamente dedicati alla pallavolo. E sta già prendendo piede, su Facebook e non solo,

Eleonora Lo Bianco portabandiera dell'Italia all'Olimpiade 2012? L'idea, suggestiva, viene da tre colleghi che gestiscono due vivaci siti internet interamente dedicati alla pallavolo: Pietro Alessandri ed Emanuela Erbì di Volleynet.it e Cristina «Mirtillino» Gatti di Vivovolley.net.

L'hanno lanciata due settimane fa attraverso i loro siti, dopodiché hanno aperto una pagina di Facebook riservata all'iniziativa. Lo spunto viene dalla recente vicenda che ha visto protagonista la campionessa della Foppapedretti e che tanta apprensione aveva suscitato nel mondo dello sport, ma affonda le radici nello stato di servizio di Leo, primatista assoluta di presenze in Nazionale, 483, e capitana della stessa a partire dal 2007.

«Leo è la testimonianza vivente del talento e dei valori dello sport», spiega Cristina Gatti, bergamasca, giovane collega, brillante, vivace, ricca di spirito di iniziativa. «La stessa formula del giuramento olimpico - continua Cristina - che si richiama alla lealtà e al rispetto delle regole sembra la sintesi ideale della carriera della Lo Bianco, la sua stessa essenza. Leo - prosegue Cristina Gatti - è una campionessa che ha sempre anteposto la bravura nel gioco al personaggio che sarebbe potuto facilmente nascere dalla sua popolarità».

L'idea di Lo Bianco portabandiera azzurra ha già fatto molti proseliti. E giovedì sera se n'è occupata addirittura la popolare trasmissione radiofonica «Zona Cesarini», condotta dalla giornalista Simonetta Martellini e andata in onda su Radio Uno, alla quale, insieme con i tre ideatori è intervenuta telefonicamente la stessa capitana della Nazionale.

«Sono un po' frastornata e anche commossa davanti a una proposta simile. È ovvio che mi fa molto piacere e conferma quanto grande sia l'affetto di cui mi gratifica il mondo della pallavolo. Il quale mi era già stato molto vicino nei giorni della malattia, dandomi una grossa spinta morale», ha detto in diretta radio la giocatrice bandiera della Foppapedretti, che domenica a Busto Arsizio tornerà finalmente a rivestire la maglia rossoblù numero 14, che aveva indossato per l'ultima volta a inizio maggio nella semifinale dei playoff-scudetto.

Ma dove si propongono di arrivare i promotori dell'iniziativa? «Cominciamo a dire dove siamo arrivati - sorride Cristina Gatti, visibilmente compiaciuta -. Anzitutto ci fa piacere sottolineare un importante riconoscimento. La Cev (acronimo che sta per Confedereazione Europea Volley, in poche parole la Uefa della pallavolo, n.d.a.) ha ricevuto il nostro messaggio e l'ha pubblicato in lingua inglese sul suo sito ufficiale. E già questo mi sembra degno di essere rimarcato».

«Quanto alle adesioni, in un paio di settimane siamo già a 2.100 iscritti, che non è poco. Ma abbiamo appena incominciato, il bello deve ancora venire. Secondo i nostri obiettivi, adesso che l'iniziativa comincia a farsi conoscere su vasta scala, contiamo di arrivare intorno ai cinquemila iscritti per fine campionato. Dopodiché promuoveremo l'affondo decisivo in occasione degli appuntamenti estivi delle Nazionali maschile e femminile: Grand Prix e campionati europei. Se va come pensiamo, triplicheremo il dato numerico di fine campionato».

E se va come ci auguriamo, fra poco più di un anno ci godremo Leo portabandiera, in mondovisione, all'Olimpiade di Londra.

Ildo Serantoni

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