Doni: «Sono un po' stanco
Deciderò il futuro a fine stagione»

In occasione della presentazione di «Atalantini del futuro» è tornato a parlare il capitano Cristiano Doni, testimonial d'eccezione. Seduto su quella scrivania, proprio come un vero dirigente, il bomber di sempre della società orobica ha voluto elogiare le iniziative pensate dalla società guidata da Percassi.

Al termine della conferenza stampa Doni ha rivestito metaforicamente le scarpette chiodate, tornando a parlare da capitano e da giocatore: il suo futuro non lo ha ancora deciso, solo al termine della stagione sapremo qualcosa di più.

«Da atalantino le iniziative della società mi emozionano - ha affermato Doni -. Cerco di trasmettere la mia atalantinità ai giocatori che entrano a far parte della nostra rosa. Spero che i nostri giovani riescano a sentire questa spirito nerazzurro, un senso di appartenenza che non ho mai trovato altrove».

Doni è stato scelto come testimonial per la campagna delle scuole calcio estive targate Atalanta, dal titolo «Atalanta Football Camp». «Si parla di giovani e hanno chiamato me come testimonial. Scherzi a parte sono progetti bellissimi e credo che la società stia facendo cose stupende. È importante avvicinare i giovani non solo allo sport, ma indirizzarli con un'educazione corretta, come quella per prevenire gli incidenti».

«Noi calciatori cercheremo di portare l'Atalanta nel posto che gli spetta, in serie A. Lavorare con una simile organizzazione e con una società che offre queste iniziative è il massimo».

Facendo un resoconto dell'attuale stagione, Doni non può che dirsi soddisfatto per quello che sta facendo la squadra nerazzurra, ormai prossima alla matematica promozione in serie A. «Il bilancio di questo campionato non può che essere positivo perché siamo primi, però, come diceva il presidente, è giusto stare sempre sul pezzo, perché è un torneo in cui non si può mollare un attimo e bisogna essere fisicamente e mentalmente sempre pronti».

«Dopo un campionato del genere penso che l'Atalanta si meriti il primo posto. Sappiamo benissimo dell'importanza di arrivare primi per un sacco di ragioni e questo è un ulteriore obiettivo che ci dobbiamo porre».

Il futuro del capitano rimane un enigma e solo alla fine dell'anno Doni prenderà una decisione: toccante invece il commento del numero 27 atalantino sul libro in uscita in libreria «Volevo solo giocare a calcio», la vita di Adriano Ferreira Pinto.

«È stata un'annata molto impegnativa. Le pressioni che abbiamo avuto sono state tante. Se devo essere sincero sono anche un po' stanco. Adesso pensiamo a raggiungere la meta, tutto il resto sarà deciso dopo, in sede di bilancio. Bisognerà anche poi essere obiettivi: a fine anno si vedrà. Ho letto il libro di Ferreira Pinto, è il bellissimo racconto della sua vita, un personaggio fuori dagli schemi per l'infanzia e la crescita calcistica che ha avuto: sicuramente un libro da leggere che ti arricchisce. Non sto pensando a un libro mio, adesso ho altro nella testa».

Contro l'Empoli, prossimo avversario dei nerazzurri, la squadra di Colantuono scenderà in campo con l'obiettivo di vendicare le tre papine subite all'andata in Toscana. «Sabato sarà l'ennesima partita decisiva e credo che un'ulteriore vittoria ci porti veramente al raggiungimento dell'obiettivo. Il mister ci ha ricordato la partita d'andata: è stata una tappa negativa, però da quello schiaffo ci siamo ripresi e lì è iniziata una cavalcata vincente. Dobbiamo ricordarci della batosta presa: non è bello prenderle e basta, è giusto replicare».

Simone Masper

© RIPRODUZIONE RISERVATA