Il ricordo di Wouter al Giro
Carrara: «Da pelle d'oca»

Da Genova a Livorno senza scatti, allunghi, tattiche, sprint. I corridori del Giro d'Italia hanno ricordato così il corridore belga scomparso dopo il terribile volo avvenuto lungo la discesa del Passo del Bocco, in occasione della terza frazione.

Da Genova a Livorno senza scatti, allunghi, tattiche, sprint. I corridori del Giro d'Italia hanno ricordato così il corridore belga scomparso dopo il terribile volo avvenuto lungo la discesa del Passo del Bocco, in occasione della terza frazione.

Sul lungomare di Livorno i compagni di squadra dello sfortunato ventiseienne hanno tagliato per primi il traguardo, tra le lacrime, accompagnati dal migliore amico di Wouter, il corridore della Garmin Tyler Farrar, tra due ali di folla.

La gente del Giro ha onorato la memoria di Wouter Weylandt, salutando con un caloroso applauso tutta la carovana lungo tutto il percorso.«In gruppo si respirava un clima di profonda tristezza», ha affermato Matteo Carrara, ciclista bergamasco. «E' stata una giornata di riflessione: durante la corsa ho pensato alla vita, alla nostra professione, al fatto che oggi ci sei e domani non si sa. Abbiamo tirato un po' per uno e alla fine abbiamo lasciato andare i compagni di Wouter: questo gesto è stato il nostro saluto. Una giornata da pelle d'oca».

I corridori hanno sì corso con la morte nel cuore, ma il sostegno della gente non è mai mancato, come ha confermato l'atleta orobico, in corsa con la divisa della Vacansoleil. «Il pubblico ha capito il nostro stato d'animo. Ci ha incitati lungo tutto il percorso. In una marea di gente ho visto spuntare un sacco di cartelli in memoria del mio ex compagno». Dalla quinta tappa sarà corsa vera, con la Piombino –Orvieto di 191 km. Sul Giro targato 2011 rimarrà un velo di tristezza, ma «the show must go on», come ha suggerito il padre dello stesso ragazzo scomparso prima della partenza da Genova.

 «Si cerca di dimenticare, ma quello che è successo ha lasciato il segno. Ci aspetta una frazione dura, pericolosa e ventosa. Dovremo affrontare lo sterrato: speriamo che vada tutto liscio e che sia un bello spettacolo». Si torna a parlare di ciclismo, di quello che accende l'entusiasmo dei tifosi, quello in grado di scrivere epiche pagine di sport, nonostante le continue vicissitudini del mondo delle due ruote.

Naturalmente ciò sarà fatto nel nome di Wouter Weylandt. «Questa due giorni mi lascia addosso un velo di tristezza per la scomparsa di un amico, ma ora bisogna reagire. Spero di stare bene come in questi primi giorni - ha concluso Carrara - L'unica cosa che mi spaventa sono le cadute, che non sono mancate nemmeno in una tappa condotta come questa a bassa velocità. Non bisogna mai distrarsi».

Simone Masper

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