I campionati rischiano lo slittamento I club di serie B tutti contro il Catania

Il Governo è pronto a presentare un decreto legge che «rafforzi la giustizia sportiva», prevedendo un’ultima istanza alla giustizia ordinaria, ma il calcio deve risolvere al più presto il caos sorto con il caso Catania. Questo è quanto emerso dalla riunione, durata più di due ore, nello studio del ministro dei beni culturali Giuliano Urbani con il sottosegretario Pescante, il presidente del Coni, Petrucci, il presidente della Federcalcio Carraro, il presidente della Lega Galliani e i vicepresidenti della Figc Mazzini e Abete. Ma nel corso dell’incontro non è stata formulata alcuna soluzione pratica della vicenda.

Dopo il vertice, è stato deciso che il Consiglio federale sul caso-Catania si terrà il pomeriggio del 30 luglio, il 31 invece si valuteranno i ricorsi sulle posizioni in sospeso per l’iscrizione. La compilazione dei calendari potrebbe però slittare. «L’importante non sono i calendari - ha comunque precisato Galliani - ma la partenza dei campionati al 31 agosto».

Nel corso della giornata si era tenuta l’assemblea delle società di serie B, che - dopo aver eletto il presidente dell’Atalanta Ivan Ruggeri consigliere di Lega - ha ribadito il no al Catania, confermando che la Lega deve essere composta da 38 società. Il presidente del Cagliari, Cellino ha precisato: «se mettono il Catania in serie B nessuno di noi ci giocherà contro. Non abbiamo niente contro il Catania ma il risultato del campo è l’unico che vale».

Nel primo pomeriggio il presidente della Figc, Franco Carraro, aveva dichiarato che, in mancanza di assicurazioni dal Governo, il 31 luglio non ci saranno i calendari dei campionati di serie A e B.

(23/07/2003)

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