C'era il rigore contro il Milan?
Se n'è discusso a Bergamo Tv

Si è discusso ancora in maniera animata sul rigore concesso da Rizzoli al Milan nella puntata di «TuttoAtalanta» di lunedì scorso su Bergamo Tv. Pareri discordi sia dai presenti in studio sia dai numerosi telespettatori.

Si è discusso ancora in maniera animata sul rigore concesso da Rizzoli al Milan nella puntata di «TuttoAtalanta» di lunedì scorso su Bergamo Tv. Pareri discordi sia dai presenti in studio sia dai numerosi telespettatori che, tramite sms, hanno inviato i messaggi durante la seguita trasmissione, condotta da Matteo De Sanctis. Ma altri argomenti hanno tenuto banco, due su tutti, la vicenda legata al calcio scommesse e il mercato di riparazione di gennaio.

C'ERA IL RIGORE?
Da uno spezzone, mandato in onda, domenica pomeriggio da TuttoAtalanta-diretta stadio, è emerso che le posizioni dell'ex arbitro di serie A Mario Mazzoleni e dell' ex nerazzurro Marco Sgrò sono risultate nettamente contrastanti. Mazzoleni, citando l'articolo 11 del regolamento arbitrale, è stato categorico «Rizzoli non doveva assolutamente concederlo», aggiungendo: «Gli telefonerò e glielo dirò chiaro e tondo». Sgrò ha così replicato: «Approvo senza il minimo dubbio il direttore di gara: pure io avrei puntato il dito sul dischetto senza esitazione. Anche tra gli ospiti in studio correnti di pensiero differenti: il giornalista Elio Corbani e il procuratore Giorgio Parretti si sono detti convinti sull'errore di Rizzoli mentre Giorgio Magnocavallo e l'inviato di Oggi, Giangavino Sulas hanno sostenuto che il fallo in area di Manfredini su Pato era, di sicuro, punibile con la massima sanzione. E, sempre, a proposito di quel discutibile episodio dall'apposito sondaggio del sito de L'Eco di Bergamo si è appreso che la maggioranza dei votanti ha sposato l'ipotesi secondo la quale i rossoneri di mister Massimiliano Allegri avrebbero, comunque, vinto ugualmente i rossoneri anche se non fossero stati agevolati dal penalty.

CALCIO SCOMMESSE
Al servizio firmato dalla giornalista di cronaca nera e giudiziaria de L'Eco di Bergamo, Katiuscia Manenti, sono seguiti i commenti di Giangavino Sulas che non ha nascosto la viva preoccupazione per gli sviluppi dell' inchiesta, con particolare riferimento al prossimo interrogatorio di Doni da parte del pubblico ministero del tribunale di Cremona. Anche dall'atteggiamento tenuto da Magnocavallo si è letto un certo pessimismo. In collegamento telefonico con la redazione, sempre, de L'Eco, il responsabile dello sport, Roberto Belingheri si è limitato ad esporre in maniera esauriente le varie tappe, e relativa probabile tempistica previste dalla giustizia ordinaria e da quella sportiva della federcalcio.

MERCATO DI GENNAIO
Protagonista numero uno non poteva che essere Giorgio Parretti, da anni operatore del mercato per seguire da vicino gli interessi della larga schiera dei suoi assistiti. Secondo il procuratore bergamasco, l'Atalanta non avrebbe alcuna necessità di trattare giocatori in entrata «in quanto – sono sue parole – l'ottimo comportamento tenuto sin qui dalla squadra farebbe propendere la conferma dell' attuale organico. Mi risulta invece, e non costituisce una novità, che la dirigenza atalantina si stia muovendo per sfoltire una rosa ritenuta giustamente abbondante. Confermo l' interesse del Varese, ma non solo, per Ardemagni e Pettinari e al tempo stesso la più che probabile cessione di Caserta».

Arturo Zambaldo

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