Interrogato ancora Iacovelli
l'ausiliario ospedaliero di Bari

È durato circa un'ora l'interrogatorio di Angelo Iacovelli, l'ausiliario ospedaliero indagato nell'inchiesta barese sul calcioscommesse per associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. Iacovelli, arrestato il 4 febbraio scorso e poi scarcerato su disposizione della magistratura di Cremona in un'altra inchiesta su presunte combine nel passato campionato di calcio di serie A, è ora indagato a piede libero da entrambe le Procure.

Gli inquirenti baresi lo hanno convocato per la seconda volta per chiedergli chiarimenti su fatti emersi nell'interrogatorio reso a Cremona il 7 febbraio, ma non presenti nei verbali baresi. In particolare, alcuni dettagli sulla presunta combine per Udinese-Bari del 9 maggio 2010, finita 3-3.

Agli inquirenti di Cremona, Iacovelli aveva riferito di una telefonata con il ristoratore barese Nico De Tullio (ex titolare di alcune agenzie di scommesse), in cui lo stesso De Tullio (che è indagato a Bari) gli aveva detto, questo il racconto di Iacovelli, «che c'era gente che scommetteva su Udinese-Bari a nome di Masiello e sulla parola, senza anticipare soldi. Dopo la partita - diceva ancora Iacovelli ai pm di Cremona - Masiello ritirò in mia presenza nei pressi del ristorante di De Tullio una somma e regalò a me 1.000 euro».

Davanti ai carabinieri di Bari, Iacovelli, difeso dall'avvocato Andrea Melpignano, ha chiarito questa circostanza, rispondendo alle domande degli investigatori.

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